CENTRO – Una vita avventurosa e piena di interessi quella di Luigino Castello, un vero personaggio locale. Grande appassionato di magia, fin da quando era bambino, musicista autodidatta, è nell’arte figurativa che oggi esprime tutta la propria vena artistica. 63 anni, pensionato dopo una vita come tecnico Dea, in giro per il mondo per lavoro come certificatore di macchine di misura. La sua famiglia è trofarellese da una vita anche se Luigino, proporio per lavoro, ha sempre vissuto molto all’estero. «Ho girato un po’ il mondo ed ho abitato per molto tempo in Portogallo. Nel 2015 sono tornato a Trofarello ed ero già in pensione. Ho sempre dipinto perché era una cosa che mi piaceva molto, fin da quando ero bambino. Tornando a Trofarello ed essendo in pensione, ho potuto dedicarmi più assiduamente a questo hobby. Prima utilizzavo i cartoni ed il carboncino. Essendo sempre in giro non potevo portarmi sempre la tavola dietro e così avevo iniziato ad utilizzare i carboncini, comodi e trasportabili. Poi è iniziato il periodo francese. Sono stato fidanzato con una ragazza d’oltralpe, che era una fotografa e mi ha ispirato e spinto molto a questo tipo di arte. Spesso ero a Parigi ed in particolare nel quartiere di Montmartre dove ho imparato molte cose. Qui ho conosciuto tanti pittori che mi hanno insegnato molte tecniche. Inizialmente utilizzavo i colori acrilici, poi per una serie di difficoltà dovute a questo genere di colori sono passato alla pittura ad olio. Non me la sento di dire che sono un pittore. Certo ho di particolare che ho una memoria fotografica impressionante e quando vedo qualcosa che mi piace lo ripropongo su tela». Luigino tira fuori il suo telefonino ed inizia a sfogliare le foto del suo particolare book, fatto di quadri di ogni genere. Si spazia da splendidi paesaggi a nature morte, da volti di donne e impressionismo figurativo. «Durante il lockdown ne ho dipinti una ventina. In particolare la notte». Ma Castello ha anche molte altre passioni. Scavando si scopre che ha una vera vocazione per la magia ed i giochi illusionistici. «Ero ancora bambino e partecipai ad uno spettacolo.
Ho frequentato per 30 anni gli amici della magia, facevo giochi di prestigio. Spesso ero a Cambiano alla feste dela magia ed ho anche delle foto con Tony Binarelli. In quei tempi eravamo davvero pochi. Lavoravo molto nei locali. Facevo micromagia ai tavoli e intrattenevo con giochetti utilizzando carte, palline e monete. Altre volte ho fatto spettacoli di grande illusione come quello che ho presentato ad una festa de l’Unità di qualche anno fa». La vena artistica di Castello si è sviluppata anche attraverso la musica. «Sì, ho imparato anche a suonare. In collegio ho imparato a suonare la tromba, poi ho imparato a suonare la chitarra ed infine oggi mi sto dedicando allo studio del pianoforte. Ho viaggiato tantissimop tra Turchia, Israele, le isole Canarie e Grecia per turismo e Emirati Arabi e Arabia Saudita per lavoro. Oggi non posso più viaggiare perché ho una mamma anziana ed allora mi dedico ai miei hobby. Spesso di notte. Coi colori che rischiarano il buio».
Il suo sogno? «Vivere e lavorare con tela e pennelli in una casa-bottega in riva al mare». I sogni non hanno tempo e non hanno età per questo poliedrigo trofarellese.