Curare l’inconscio con l’ipnosi

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CENTRO – Curare l’inconscio con l’aiuto dell’ipnosi. Riprende le proprie atività dopo la pausa estiva il dottor Paolo Bergaglio che da qualche mese ha scelto Trofarello come sede di residenza e della sua attività professionale che utilizza questo strumento per la cura di ansie, depressioni ed altri disturbi. Laureato nel 1974 in Pedagogia ad Indirizzo Psicologico (così definite le prime lauree in Psicologia) e specializzato in Ipnosi Clinica nel Maggio 1974 con il Prof. Franco GRANONE, Fondatore e CapoScuola della Scuola Italiana di Sofrologia (termine antico dell’ Ipnosi), ed in Psicoterapia Psicoanalitica Junghiana, Bergaglio ho iniziato a lavorare nel proprio studio privato nell’autunno del 1976. «L’ipnosi non è una panacea, non è magia e non è neanche miracolistica. L’ipnosi è uno stato psicofisiologico ormai ampiamente confermato e convalidato da innumerevoli esperimenti effettuati da autorevoli scienziati neurofisiologi, utilizzando strumentazioni di avanguardia quali la TAC, la PET e la Neuroimaging – esordisce il dottor Bergaglio – Essi hanno potuto verificare che, in stato di trance ipnotica, i cervelli dei vari soggetti presentavano delle evidenti trasformazioni a livello di colorazione delle relative zone cerebrali.
Nell’ambito dei disturbi psichici, una delle sindromi dove l’ipnosi può ottenere validi risultati è quella relativa agli attacchi di panico. Con un certo numero di sedute di ipnositerapia, ovviamente inserite in un adeguato percorso psicoterapeutico, sono personalmente riuscito ad ottenere una totale remissione dei sintomi, risultata poi definitiva.
La stessa cosa la si può dire per gli attacchi di ansia diurna e/o notturna, di varia gravità, fino al relativo impedimento totale allo svolgimento delle proprie prestazioni lavorative ed esistenziali od all’impossibilità di vivere nottetempo un buon sonno ristoratore.
Per ciò che riguarda l’ambito della memoria, uno dei casi che per altro ricordo con maggior simpatia è quello di un giovane studente di 15 anni.
Questo ragazzo era affetto da enuresi notturna, cioè pipì nel letto durante il sonno – continua Bergaglio – Il suo problema era aggravato dal fatto che, essendo lui facente parte di una squadra nazionale di competizione sportiva che lo costringeva a frequenti trasferte, le sue condizioni patologiche non gli permettevano per vergogna di frequentare i vari hotel. I genitori erano alquanto preoccupati e lui stava entrando in depressione.
Dopo un certo numero di sedute di ipnosi i sintomi sparirono del tutto e lui poté riconquistare la sua posizione sportiva in squadra, e questo fu per me motivo di grande soddisfazione. Ciò che però completò la mia gratificazione fu che, rivedendolo alcuni mesi dopo per una visita di controllo, il giovane mi raccontò di essere anche lui doppiamente soddisfatto.
Il motivo era questo : aveva ottenuto un pieno successo all’ultimo compito annuale di matematica, quello determinante per l’esito dell’anno scolastico, grazie ad aver potuto ricordare, utilizzando il gesto di condizionamento postipnotico durante lo svolgimento della prova, la formula matematica indispensabile alla soluzione studiata la sera prima sempre con l’utilizzo del medesimo gesto.
L’ipnosi è in gradi di migliorare notevolmente le capacità di memorizzazione sia a breve che a lungo termine e in merito lo confermarono i numerosi esperimenti eseguiti durante le ricerche con i miei studenti – conclude lo psicologo trofarellese – Un gruppo di scienziati dell’Accademia delle Scienze di Mosca, inoltre , sperimentando su studenti della Facoltà di Architettura, ha dimostrato che l’ipnosi è in grado di incrementare del 30 % non solo le capacità mnemoniche ma anche quelle creative».

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