«Oggi come gruppo consiliare non andremo al consiglio comunale per protesta. Adesso basta, hanno fissato un unico punto in un consiglio in mattinata». E’ l’amaro sfogo di Anna Friscia che annuncia l’assenza dal consiglio.
I Consiglieri comunali del gruppo Movimento 5 stelle Trofarello hanno comunicato la loro assenza alla seduta consiliare di oggi, 16 giugno 2020, in segno di protesta per l’ennesima convocazione in orario mattutino coincidente con l’orario di lavoro.
«Ricordiamo che, con esposto al Prefetto di Torino datato 8/12/2016, avevamo sottoposto all’attenzione della Prefettura l’anomalia, caratteristica ed esclusiva di questa Amministrazione, di convocare le sedute in orari mattutini, contrariamente a quanto previsto all’art 38 comma 7 del TUEL. In esito alla segnalazione, l’allora prefetto dott. Renato Saccone richiamava l’attenzione dell’amministrazione Comunale sull’art. 38 comma 7 del TUEL, nel quale è stabilito che “Le sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal regolamento e, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti”.
E ancora, invitava ad “individuare soluzioni che consentano il contenimento della spesa pubblica e favoriscano il dibattito politico attraverso la partecipazione più ampia possibile alle sedute dei Consigli Comunali e delle Commissioni”.
Ebbene, ad oltre tre anni e mezzo di distanza, ci rincresce constatare che l’amministrazione trofarellese nulla ha fatto nella direzione indicata dal Prefetto.
E’ evidente che in un periodo particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo in termini di crisi sociale ed occupazionale, chiedere a dei lavoratori di assentarsi per intere mattinate (visto che i luoghi di lavoro per molti sono distanti diversi chilometri da Trofarello) significa obbligare i Consiglieri a scegliere tra il mantenimento del posto di lavoro e il doveroso esercizio del mandato politico di rappresentante dei cittadini.
Anche sul fronte del contenimento della spesa, in un periodo cosi critico per la finanza pubblica, la scelta dell’amministrazione comporta pagamenti dei rimborsi ai datori di lavoro per le ore di permesso fruite per la partecipazione dei consiglieri lavoratori, francamente evitabili e chiaramente in contrasto con l’economicità nelle scete pubbliche.
Sulla situazione qui descritta è stato nuovamente interpellato il Prefetto». Il vicesindaco Tomeo commenta con poche battute l’astensione dei consiglieri del Movimento. «Abbiamo deciso di fare il consiglio il prima possibile per favorire i cittadini e comunicare agli stessi dello slittamento della scadenza per il pagamento di oggi. Per quanto riguarda l’assenza dei consiglieri pentastellati ricordo che gli assenti hanno sempre torto».