L’eccezionalità dell’evento rende obbligatorio anche cambiare completamente l’attacco di questa rubrica. La volpe ringrazia per la stima che è stata tributata al suo amico umano per la recente nomina a cittadino benemerito a seguito di questi 20 anni di lavoro col giornale locale che sono emersi, come la punta di un hiceberg, in questi ultimi due mesi di “coronatime”. Mi ha messo sotto il naso la tastiera e mi ha ordinato di scrivere su dettatura. «In tempi duri come quelli che stiamo attraversando è bello sentirsi utili e anche il mio amico umano ha avuto il suo da fare. Certo, io cerco di dargli una mano. E’ così timido ed impacciato quando fa il suo lavoro. Se non fosse per me che gli infondo coraggio e controllo i suoi stati mentali non ci sarebbe giornale. Ma tranquilli che lo terrò d’occhio. Non gli permetterò di abbassare la guardia e di essere mansueto con nessuno. Glie lo dico sempre, non ti intenerire. Non farti fregare. Dubita e verifica sempre tutto, che la fregatura è dietro l’angolo. Insomma non crediate che un pezzo di carta in cui gli dicono che è tanto bravo possa cambiare il suo carattere di cane da guardia, opsss di volpe. Adesso stiamo confondendo i ruoli. Vabbè è l’emozione per tutta questa popolarità. Giriamo pagina».