CENTRO – Si è verificata la prima vittima del Covid 19. E’ Rina Chiesa, 88 anni, in piena salute. Aveva appena rinnovato la patente di guida. La morte l’ha colta mentre lottava per la vita all’ospedale Santa Croce. A darne il triste annuncio è il parroco don Sergio Fedrigo durante la Santa Messa di domenica mattina in diretta facebook sul circuito di Città. Abbiamo deciso di citare il nome per dare una dignità a questo suo sacrificio. Le vittime sono persone e non numeri e per questo la Città vuole ricordare la signora Rina con un nome ed un cognome che viveva in borgata Bocchetto con sua figlia.
Intanto all’unità di crisi fanno i conti. «I numeri restano costanti e non si scostano troppo da quelli della settimana scorsa – esordisce il sindaco Visca – Si tratta di numeri ballerini forniti dalla protezione civile. Numeri che spesso non sono aggiornati o che tengono in considerazione persone che, sulla carta avrebbero già terminato il loro periodo di quarantena. 23 tamponi positivi. Il caos è tanto. Alla protezione civile si stanno riorganizzando per aggiornare le tabelle che ci danno quotidianamente. In questa tabella, a mio avviso, manca l’elenco dei guariti. Le persone in quarantena sarebbero una cinquantina. La fascia di età va dai 18 anni ai 93. Con famiglie intere. Capite che se la tabella ufficiale tenesse in considerazione delle persone che hanno passato il periodo di quarantena il numero potrebbe seguire un sostanzioso decremento. Dall’unità di crisi mi è stato segnalato che occorre restare a casa ed in isolamento ancora qualche giorno dopo lo scadere del periodo di quarantena – conclude il sindaco – Stiamo anche facendo il confronto del traffico automobiistico pre e post corona. Ci sono ancora troppe auto in giro. C’è un ridimensionamento del solo 50 per cento». E mentre si contano i feriti sul campo arriva anche una bella notizia. In settimana sono venuti alla luce quattro bimbi.