Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. Questa settimana l’ho lasciata tranquilla a casa, considerata la necessità di evitare la socialità e le occasioni di contagio da Coronavirus. Credo quindi di poter parlare anche in sua rappresentanza quando dico che il momento è particolarmente buio ed impegnativo per il nostro paese. Ma sono certo che usciremo da questo momento rigenerati. Sono certo che, alla fine, l’Italia saprà alzarzi in piedi e rilanciare la sua immagine nel mondo. In questi giorni, per motivi di salute di uno dei miei cari, ho frequentato quotidianamente l’ospedale di Moncalieri. Ed ho visto con quanta responsabilità, dedizione, spirito di sacrificio, tutti i sanitari, medici, infermieri e Oss stiano affrontando questo momento di incertezza. Noi civili dobbiamo metterci del nostro. Stando a casa e diminuendo la possibilità di contagio. Questo è il nostro ruolo. Facendo così aiuteremo in modo importante la nostra società a superare questo periodo di incertezze e ne usciremo tutti più forti. Saluti dalla mia volpe.