CENTRO – il preside dell’istituto comprensivo Rosario Catanzaro affida al web ed alle pagine di città il suo saluto ed il sostegno ai ragazzi e alle famiglie. «Siamo tutti confinati a casa in questa emergenza epidemiologica. E’ un sacrificio grande per tutti, ma credo sia un sacrificio piccolo rispetto al grande rischio che correremmo se stessimo fuori. In questa situazione la scuola prova ad andare avanti a rimanere affianco ai ragazzi che sono la cosà più importante che la scuola abbia. Sono ben consapevole, sentendo spesso i docenti, del grande sforzo che gli insegnanti sostengono per adottare questa didattica a distanza. Sono anche consapevole del fatto che i ragazzi stiano studiando. Conosco anche le difficoltà ed i sacrifici che stanno facendo i genitori nella collaborazione con la scuola per permettere alla didattica di andare avanti. So che spesso la documentazione informatica non è adeguata o il numero di dispositivi informatici in diverse famiglie non è sufficiente tra esigenze di lavoro ed esigenze di studio. Sento di poter dire ai ragazzi di fare quello che riescono. Ciascuno di loro in cuor suo sa cosa significhi. Ricordo comunque ai ragazzi di onorare gli impegni di studio. E’ una questione di fedeltà. Vorrei fare anche una ultima considerazione. Utilizziamo tanta tecnologia ed informatica, ma quando poi i ragazzi abbiano finito di studiare, mettano da parte il tablet, il cellulare, il Pc per recuperate una dimensione di silenzio e riflessione e perfino di noia. Consiglio di fare due chiacchiere in famiglia, aiutare i genitori oppure occupare il tempo con un gioco di società. E soprattutto tanta lettura. Mi auguro che i ragazzi imparino a nutrirsi di libri. Si cresce anche e soprattutto così. Faccio anche una proposta ai miei allievi: tenete un diario. Questo vi aiuterà a ragionare sulle cose che state vivendo. Una situazione come questa che spesso fa paura può essere comunque una occasione di crescita».