Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. Questa settimana la mia volpa mi sta martellando le orecchie perché vuole fare la tessera dell’Anpi. «Ma cosa diavolo te ne fai della tessera dell’Anpi? tu che sei una volpe». Non l’avessi mai detto… «Senti umano – ha iniziato con quello sguardo che mi fa preparare ad una delle sue filippiche – Hai mai visto un despota, un tiranno, un regime nel mondo intero non essere defenestrato, rivoltato, gettato nelle sacre galere. Gli empi, i despoti, i tiranni, distruggono, primeggiano, uccidono, massacrano e tentano di soggiogare il popolo. Ma poi l’ordine comune delle cose, la libertà, il desiderio di giustizia, il bene… sì, sì il bene… vincono sempre. Perché il bene ha una linfa vitale inesauribile, lo spirito di volpe. Lo spirito della giustizia. La resilienza dei giusti porta la libertà a vincere sempre e conduce al rispetto dei valori fondamentali. Non può esistere fascismo quando c’è il bene. Bene che va tenuto vivo con il ricordo dei partigiani che io preferisco chiamare resilienti. Per questo voglio la mia tessera dell’Anpi». Hai finito? «Sì. Dammi 12 euro per la tessera che vado a farla».