CENTRO – Tornano in azione le scuole dei 19 Comuni di Covar14, chiamate all’appello dal COVAR GREEN CHALLENGE – Scuole in Missione per l’Ambiente, il progetto di educazione ambientale per tutti gli istituti del nostro territorio, dall’infanzia alle secondarie di secondo grado. Dirigenti scolastici e insegnanti hanno tempo fino al 13 Gennaio 2020, per iscrivere le classi a laboratori, lezioni e visite agli impianti, tutti dedicati al variegato ‘universo’ della gestione dei rifiuti.
I numeri dell’edizione chiusa a giugno, parlano di 104 scuole coinvolte, almeno una per ogni Comune consorziato, 10.452 studenti e 220 insegnanti che hanno partecipato a 524 attività proposte dal consorzio. Un successo che, per l’anno scolastico 2019-2020, Covar14 si propone di replicare. L’anno scorso un giovane trofarellese si distinse nella partecipazione al gioco portando a casa un importante risultato ed un tablet messo a disposizione proprio dal Covar.
“Come tradizione, l’attività per i cittadini più giovani spazia tra i tanti temi che trasformano i rifiuti in risorsa, con novità e conferme di argomenti ‘inossidabili’, che ogni anno riscuotono interesse da parte degli insegnanti e sono considerati una buona base da cui partire per una efficace gestione dei rifiuti – introduce il progetto Leonardo Di Crescenzo, presidente del Consiglio di Amministrazione Covar14 – Nell’anno che ha visto crescere, tra i più giovani, la consapevolezza dell’impronta che ognuno di noi lascia sull’ambiente, il progetto di Covar14 punta l’attenzione sui piccoli e grandi gesti: dal littering (abbandono dei piccoli rifiuti) alla filiera del riciclo, dall’importanza del conferimento in ecocentro alle regole per la corretta raccolta differenziata, oltre a stimolare riflessioni sull’aumento degli imballaggi e l’eccessiva produzione di rifiuti”.
Per riflettere sullo spreco delle risorse naturali e le modalità per garantire lo sviluppo sostenibile del Pianeta, ogni classe potrà calcolare la propria impronta ecologica, mentre per parlare di compostaggio domestico si partirà dal suolo, con esperimenti, che aiuteranno a conoscere meglio il terreno e a capire come questa risorsa, indispensabile per gli esseri viventi, sia sempre più inquinata. Non mancheranno i laboratori di manualità e riciclo creativo per promuovere le pratiche di riuso e allungare la vita degli imballaggi più diffusi; il laboratorio dedicato a come organizzare una ecofesta, con pochi rifiuti, regali senza imballaggio e tanto divertimento per tutti; il laboratorio Dove lo butto?, pensato per i più piccoli e riservato alla scuola d’infanzia, per imparare a riconoscere i materiali di cui sono fatti i rifiuti e aiutare i grandi a fare correttamente la raccolta differenziata.
Sulla scia dell’interesse suscitato ovunque, nel corso dell’anno, esordisce un laboratorio dedicato al materiale più discusso, utile, diffuso, abusato, mal gestito… Insomma, la materia bella e dannata del nostro tempo. #Plastic Free: Se la conosci la eviti è rivolto a tutti i gradi scolastici ed è interamente dedicato alla plastica, ‘strumento’ che ha rivoluzionato il modo di confezionare e trasportare i prodotti, ma che rappresenta oggi una delle principali cause d’inquinamento.
Confermate nel programma le visite guidate ai centri di raccolta consortili, dove imparare quanti materiali si recuperano e quali rifiuti si possono conferire; le visite al termovalorizzatore del Gerbido, per scoprire come si trasformano i rifiuti in energia; le gite al MAcA – Museo A come Ambiente di Torino, che inserisce il percorso interattivo dedicato agli Scarti in un variegato quadro di aree tematiche.
A fine anno scolastico, le scuole che avranno partecipato con maggior coinvolgimento al progetto, ospiteranno gli Swap Party, mercatini del riuso per scambiare libri, giochi e altri oggetti inutilizzati, che potrebbero essere utili a qualcun altro.
La partecipazione a tutte le attività è gratuita, esclusi i trasferimenti per le visite fuori sede. Per alcune attività i posti sono limitati e si darà priorità secondo l’ordine di iscrizione. Approfondimenti sono pubblicati sul sito www.covar14.it.