CENTRO – Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, sarà cittadina onoraria di Trofarello. Lo ha stabilito la settimana scorsa il consiglio comunale. «Qualcuno mi ha chiesto il perché? – esordisce il primo cittadino Gianfranco Visca – Non una volontà di accodarsi ad una tendenza. Tra i miei consiglieri ho sentito che c’era la necessità di un segnale forte, attribuendo a Liliana Segre, la cittadinanza onoraria. Un atto indispensabile per ricordare quello che è stato il nostro passato e per sottolineare quello che non dovrà più succedere nel nostro futuro. Dare la cittadinanza onoraria oltre che essere un segno di stima, è un messaggio in cui dire che nel paese di oggi c’è ancora gente che crede in determinati principi. Ecco perché il consiglio comunale esprime solidarietà per tutte le vittime di razzismo, antisemitismo e discriminazione e, nel contempo, condanna tutte le manifestazioni di odio e di intolleranza e vuole trasmettere un sentimento di stima e solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre. Tutto questo riconoscendo un profondo rispetto nella sua storia personale che la rende preziosa testimone della tragedia dell’Olocausto sul quale non è tollerabile alcun revisionismo, negazionismo o sottovalutazione» conclude Visca, sottolineando le motivazioni della cittadinanza onoraria. «Sono felice per questa decisione perché viviamo in una età in cui il governo del popolo e la tolleranza sono fortemente messi a rischio – commenta il vicesindaco Tomeo – L’Europa è l’unico posto al mondo in cui, alla base della convivenza, c’è la concezione che gli uomini possono aspirare ad un governo non dato da caste, religioni o da censo ma dall’uguaglianza, dal dialogo e dal principio che tutti abbiano la possibilità di accedere alle cariche pubbliche. Non è una cosa tanto banale».