Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. Questa settimana la mia volpe ha conosciuto Davide Lucchetta, nuovo collaboratore di Città, che è rimasto molto colpito dalla sua saggezza ed ha voluto subito scrivere di questo incontro. «Finalmente ho conosciuto la volpe di Roberto. Le ho chiesto se per martedì 10 avesse intenzione di unirsi ai famosi “gattini” per uno spuntino di sardine in Piazza Castello a Torino. Mi ha risposto così: “Rifletti umano. I gatti, e anche noi volpi, siamo ghiotti di sardine, ma le mangiamo quando sono già pescate e soprattutto inoffensive, non andiamo mica a cacciarle!”. In effetti non ha tutti i torti. Però le ho fatto notare che, comunque sia, ci sono squali in agguato pronti a farsi un banchetto di questi minuscoli pesci indifesi e ingenui. Mi ha risposto: “Sei nuovamente sulla cattiva strada. Le sardine sono piccole certo, ma sono solite radunarsi in banchi formati da migliaia di esemplari, muovendosi in maniera ordinata e all’unisono. Persino i più feroci predatori dell’oceano non osano avvicinarvisi! Sono i numeri che fanno la differenza”. È la prima volta che parlo con la volpe di Roberto, ma ho capito che da lei c’è molto da imparare».