CENTRO – Riportare il Servizio Ferroviario Metropolitano Linea1 alla piena efficienza. è questo lo scopo dell’Ordine del Giorno votato all’unanimità dal consiglio comunale la settimana scorsa. Il Consiglio Comunale di Trofarello, votando l’ordine del giorno, ha chiesto a Regione Piemonte e all’Agenzia della Mobilità Piemontese di convocare urgentemente un tavolo di confronto fra i Comuni serviti dal SFM1, Trenitalia Piemonte (per la parte esercizio commerciale) e RFI, Rete Ferroviaria Italiana, Direzione Territoriale Produzione Torino (per la parte infrastruttura). Lunedì mattina invece i sindaci dei comuni interessati dalla linea Chieri – Rivarolo hanno partecipato ad un flash mob per protestare contro la perenne sofferenza della crisi.
«Il tavolo di confronto dovrà avere uno spirito assolutamente costruttivo e con la fondamentale presenza congiunta di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, l’obbiettivo di chiarire la situazione e le tempistiche degli interventi programmati – passaggio operativo alla gestione Trenitalia; il passaggio della velocità massima da 50 a 70 km/h sulla tratta Settimo Torinese-Rivarolo-Pont in seguito alle autorizzazioni di sicurezza ANSF; l’adeguamento del nodo di Settimo Torinese; l’installazione del sistema di sicurezza SCMT sulla tratta Settimo Torinese-Rivarolo-Pont; la manutenzione/upgrading/soppressione del Passaggi a Livello sulla linea; l’elettrificazione della tratta Rivarolo-Pont. Ciò per scongiurare ulteriori dilazioni, nonché di valutare concretamente, in modo puntuale, le priorità e la possibilità di abbreviare i tempi degli interventi.
La Linea 1 del Servizio Ferroviario Metropolitano Chieri-Torino-Rivarolo-Pont Canavese (SFM1) dal 2012 al 2016 si era progressivamente affermata quale principale linea di forza del trasporto pubblico fra il Chierese e Torino e fra il Canavese e Torino – spiega il documento votato – Da anni l’agglomerato di Torino, sul quale gravitano molti pendolari chieresi e canavesani, è interessato da restrizioni al traffico autoveicolare privato, in attuazione del programma di risanamento della qualità dell’aria del Bacino Padano. Restrizioni alle quali si dovrebbe accompagnare un trasporto pubblico più efficiente e capiente. Il treno rappresenta il mezzo di trasporto più efficiente, veloce, confortevole, conveniente, sicuro e sostenibile specie in ambito metropolitano. Dagli ultimi mesi del 2016, in conseguenza di forti carenze infrastrutturali, (mancanza sulla linea dei più moderni sistemi di sicurezza, passaggi a livello malfunzionanti) e della difficile situazione finanziaria-gestionale del GTT, il SFM1 ha subito un progressivo pesante decadimento, con frequenti cancellazioni di corse, forti ritardi di orario, ridotto confort di viaggio (forte affollamento e servizi igienici cronicamente non funzionanti) a causa del materiale rotabile non adeguatamente manutenuto. Tanto che il SFM1 è da due anni classificato fra le 10 peggiori linee ferroviarie d’Italia (Rapporto Pendolaria di Legambiente). Il decadimento del servizio ha causato pesanti disagi, specialmente a lavoratori e studenti; con perdite di ore di lavoro e di stipendio; perdite di coincidenze con altri treni; perdite di ore di scuola. A causa di tali disagi, perduranti da ormai tre anni, si sta verificando una progressiva disaffezione e riduzione degli utenti (fino al 50% in meno in alcune corse), vanificando così gli sforzi fatti per promuovere la mobilità sostenibile. Nei primi giorni di dicembre 2019 è previsto il passaggio formale dell’intero SFM1, dal GTT a Trenitalia, società vincitrice della gara per tutte le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano torinese; tuttavia per il passaggio operativo occorrerà attendere fino al 2021 – conclude il documento – Dal 1° dicembre è scattato un aumento tariffario deliberato nell’ottobre 2019 dall’Agenzia per la Mobilità Piemontese. Aumento che risulta particolarmente stridente con il livello di servizio offerto agli utenti del Servizio ferroviario metropolitano».