CENTRO – La rassegna “Insieme per conoscere” continua a raccontarsi attraverso le voci dei suoi insegnanti. Dopo un primo articolo introduttivo uscito la scorsa settimana, la Città ha deciso di dedicare uno spazio a settimana per ciascun protagonista di questa bella iniziativa, curata dall’ufficio informagiovani. Il primo della serie è Marco Sibille – 22 anni, laureato in Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa a Torino, ora frequentante la Magistrale dello stesso percorso – che si occupa del corso di lingua cinese. Grazie ai suoi studi, Marco riesce a ritagliarsi del tempo per fare dei lavori inerenti al cinese, quali traduzioni, consulenze e, appunto, l’insegnamento a Trofarello.
Come ti sei avvicinato, alla lingua cinese? E quali considerazioni su questa lingua poco conosciuta?
«A dir la verità, mi sono avvicinato al cinese in maniera del tutto casuale, nel momento della decisione del percorso universitario. È stata però una scelta lungimirante. Mi sono innamorato subito di questa lingua fantastica, con migliaia di anni di storia, completamente diversa dalla nostra. Un avvicinamento così profondo all’immensa cultura del Paese di Mezzo che anche la mia fidanzata è cinese. Un amore a tutto tondo diciamo!»
E’ davvero la lingua del futuro?
«Senza ombra di dubbio. La Cina si è espansa in maniera davvero imponente nell’ultimo decennio, raggiungendo livelli economici pari a quelli degli Stati Uniti, con l’intento di superarli, come prevedono i dati, nei prossimi anni. La lingua cinese sta cominciando a diffondersi anche in Italia, sempre più scuole la insegnano. Conoscere il cinese al giorno d’oggi dà molti più sbocchi lavorativi rispetto alle lingue straniere tradizionali».
Quali difficoltà incontrate nel percorso e quali le maggiori soddisfazioni?
«Per studiare il cinese bisognare cambiare radicalmente il modo di affrontare una lingua. Non c’è un alfabeto, non ci sono lettere, ci sono “solo” tanti, tantissimi caratteri da imparare e da disegnare. Ma è proprio questa la bellezza del cinese! Fortunatamente la grammatica è la cosa più semplice di tutte, soprattutto per noi italiani, abituati a numerosi tempi verbali e regole. Per quanto riguarda le soddisfazioni, queste arrivano piano piano, quando si ascolta una canzone e si riesce a capire qualche parola, quando si traducono prima storielle per bambini e poi articoli di giornale, per non parlare di quando si riesce a conversare con un cinese madrelingua: quella è davvero un’enorme soddisfazione».
Perché ritieni importante il tuo corso a “Insieme per conoscere”?
«Il corso di lingua cinese a “Insieme per conoscere” è molto importante per far avvicinare le persone a questa lingua millenaria e a una cultura così lontana geograficamente, ma in realtà così vicina e attuale. È il primo anno che questo corso è presente a Trofarello. La prossima settimana ci sarà la terza lezione. I partecipanti sono quattro, e spero che le voci si spargano in fretta così da raggiungere un maggior numero di persone per le prossime edizioni».
Davide Lucchetta