CENTRO – Ha origini milanesi Giovanna Occhipinti, con un passato nel cinema, montaggio e produzione di film e serie televisive. Ma poi si è innamorata del mondo dell’infanzia ed ha aperto un nido in famiglia ai confini tra Pecetto e Trofarello in Via Umberto I, 49. «Siamo arrivati a Trofarello ed in particolare a Valle Sauglio, da tre anni con l’idea di trovare una casa proprio per fare una micro asilo. La cascina che abbiamo trovato faceva al caso nostro. Sono laureata in ambito audiovisivo. Per motivi personali ho prima fatto l’interprete in ambito giuridico e poi mi sono voluta dedicare ai bambini che mi sono sempre piaciuti. Ai tempi in cui ho fatto questo salto, avendo un bambino sotto i tre anni, c’era la possibilità di aprire un micro nido. Mi sono legata ad una grossa associazione che si chiama “La casa della cicogna” che gestisce 14 asili nido in famiglia ed ha una storia ventennale.
Con loro ho fatto il corso e mi hanno seguito per l’apertura. L’associazione mi segue dal punto di vista psicologico, pedagogico e nutrizionale. Ci sono poi dei requisiti da rispettare e degli adempimenti burocratici da compiere. Oggi in base alla superficie a disposizione del micro nido è possibile ospitare fino a 5 bambini oltre a due tuoi figli, fino a 9 ore giornaliere. Con l’aiuto di questa associazione ho aperto “Canotte e galosce”». Ecco, parliamo di questo nome particolare… «Si. Ho scelto questo nome perché volevo rendesse l’idea. Mi piaceva l’idea che si possa godere della natura nelle varie stagioni dell’anno. D’estate in canotta si gode del tempo bello, mentre d’inverno indossi le galosce e vai a godere delle pozzanghere e della neve. Ho aperto tre anni fa ed ho fatto una esperienza splendida. Nel frattempo mi sono reiscritta all’università per laurearmi in scienze dell’educazione in modo da poter proseguire una volta che la mia piccola sia uscita dalla struttura. Ho un progetto che caratterizza l’asilo: utilizzare il più possibile prodotti naturali. Anche in casa la maggior parte dei giochi sono naturali in legno. Giochiamo molto con le stoffe e con prodotti che diano energie positive ai bambini. Ogni cosa è a dimensione dei bambini in modo che loro possano gestirsi autonomamente per favorire al massimo l’autonomia del bambino. C’è una camera di trenta metri quadri dedicata interamente a loro. Io cerco di mantenere una realtà quotidiana il più possibile simile alla realtà. La filosofia è quella che preveda che i bimbi imitino gli adulti ed i loro comportamenti. Il concetto è che i bambini apprendono con l’imitazione osservando l’adulto. Cerco quindi di mantenere una vita quotidiana il più fedele alla realtà. Quando mi vedono cucinare cucinano con me. Quando mi vedono stendere stendono con me proprio per un processo di imitazione del
quotidiano. Fuori poi abbiamo mille metri quadri di giardino con un orto dove passiamo la maggior parte del tempo sia come gioco libero che con attività specifiche molto ritmate per dare sicurezza al bambino. Grazie al fatto che un lato della casa si affaccia su strada Santo Stefano è possibile fare delle belle passeggiate nei campi e nei boschi circostanti completamente immersi nella natura. La natura è fondamentale per la crescita dell’autostima dei bambini. L’idea è che ci siano pochi bambini in modo che li si possa seguire nelle peculiarità: chi si sa espiremere più con l’utilizzo dei colori e chi ha una maggiore capacità nella motricità. Correre in mezzo ad un prato o salire su un covone aiuta moltissimo».