CENTRO – Da settembre 2019 il trofarellese Marco Cavaletto è diventato il nuovo coordinatore di Più Europa Torino.
Perché Più Europa?
«Oggi l’Europa sta attraversando un difficile momento di transizione. Noi dobbiamo sentirci in dovere di completare il disegno europeo dei padri fondatori perché i nemici dell’Unione europea sono i nemici della democrazia e dell’ordine politico occidentale, fondato sullo Stato di Diritto, sulla divisione dei poteri, sul rispetto dei diritti fondamentali, sulla libera circolazione delle persone, delle idee e delle merci e sulla cooperazione pacifica tra gli Stati.
Nel panorama dei partiti italiani non si trovano questi obiettivi, se non declinati in modo molto sfumato; Più Europa non vuole compiacere gli elettori, ma desidera che essi diventino consapevoli delle scelte che sono necessarie per il benessere del Paese.
L’Europa è quella che permette alla imprese industriali e artigiane di avere molto denaro per le ristrutturazioni e per le necessarie innovazioni tecnologiche, è quella che permette ai nostri agricoltori di competere con le agricolture degli altri paesi extra Unione, è quella che permette di avere un sistema di formazione professionale in grado di mettere a disposizione le migliori competenze possibili. L’Europa, infine, è quella che permette a paesi non in possesso di materie prime, come l’Italia, di competere sui mercati internazionali. Occorre “Più Europa” anche per dire che solo un’Europa più unita di quella attuale, non più divisa, può affrontare le trasformazioni legate alla globalizzazione economica, all’immigrazione, ai progressi scientifici e tecnologici».
Gli obiettivi di Più Europa Torino?
«A Torino ci poniamo obiettivi ovviamente più raggiungibili. Completare la TAV, abbiamo partecipato a realizzare la seconda linea della metropolitana, unica vera soluzione per far diminuire il traffico automobilistico nel centro città. Abbiamo richiesto al Presidente del Consiglio regionale, con una Petizione presentata ai sensi dello Statuto regionale, il riavvio dell’iter di riforma della legge elettorale regionale.
“Prima i piemontesi”: è Più Europa questa volta ad affermare questa esigenza. Infatti sono 10 anni che tutti i partiti sostengono la necessità di modificare in senso maggioritario la legge elettorale regionale ma destra e sinistra hanno preferito dimenticare quest’impegno (contenuto nei programmi di tutti i partiti) e così il 20% dei consiglieri non vengono eletti ma entrano in consiglio grazie al famoso listino, le donne elette sono sotto il 10% e soprattutto si rischia ogni volta di avere interi territori non rappresentati, perché l’attuale legge premia la provincia di Torino con circa il 70% degli eletti. Se Cirio vuole assecondare Salvini seguendolo sulla strada del referendum, almeno pensi prima ai piemontesi, dando in questa legislatura una nuova legge elettorale. Abbiamo anche dato vita a gruppi di lavoro che si occupano di lavoro, ambiente, autonomia regionale, mobilità. Recentemente, presso la nostra sede di via San Dalmazzo 9 bis a Torino ci siamo occupati di temi ambientali di mobilità sostenibile. Il tema del Federalismo Europeo sarà l’oggetto di un approfondimento che si svolgerà il 9 novembre. Il 25 ottobre vi sarà un incontro sul tema “Testamento biologico e digitale”». Chi fosse interessato alle attività di Più Europa Torino può rivolgersi a marcocavaletto@yahoo.it, oppure consultare le pagine Facebook di Più Europa Torino.