Centro – Un viaggio nelle immagini di Torino scattate col telefono. Scatti senza posa, senza attrezzatura particolare, scatti rubati alla casualità, all’istantaneità e all’immediatezza. Il “carpe diem” tecnologico, basato sulla telecamera dello smartphone e dell’estro artistico è targato Salvatore Greco, strutturato fotografo trofarellese. Immagini che si sono trasformate in un libro: “Torino al telefono” «Il libro è nato quasi per caso. Si tratta di un gioco di immagini. Mentre rispondevo ad una telefonata è partito uno scatto. Quasi non ci avevo fatto caso, poi mi sono reso conto che la foto era bella e che potevo ripetere l’esperimento. Ho iniziato a fotografare scorci e palazzi di Torino con una angolazione diversa dal solito, consapevole delle limitazioni del cellulare, giocando molto sui tagli, forme e particolari – spiega Greco – Ho iniziato circa 5 anni fa. Questa cosa non è nata con l’idea di fare un libro ma solo con l’idea di potermi divertire a scattare con uno strumento nuovo e versatile come lo smartphone. Ho iniziato a pubblicare le foto su un blog che è diventato sempre più consistente. Poi la Pathos edizioni mi ha proposto un anno fa la pubblicazione del libro. 90 fotografie con le didascalie prese da personaggi di cultura e spettacolo che sono passati per Torino. Usare lo smartphone è bello perché nell’immediato riesci ad immortalare l’attimo fuggente, senza avere l’attrezzatura pesante ed ingombrante che portavo dietro quando facevo foto».
Intervista video integrale sulla pagina Facebook di Città.