Centro – Il Gruppo Chiama&Vinci in strada per contrastare le dipendenza da gioco. «In occasione della Notte Bianca 2019, il Gruppo Chiama&Vinci ha presentato alla popolazione la sua nuova iniziativa, grazie alla collaborazione con il gruppo giovani della Croce Rossa di Trofarello. Tra gli stand della manifestazione, anche i volontari che hanno proposto attività di riflessione sulle cosiddette “false credenze” relative alle probabilità, tra i meccanismi alla base della dipendenza da gioco – spiega Tania Quercia – Dopo le iniziative che il Gruppo Chiama&Vinci ha realizzato sulla tematica tragicamente attuale sui rischi del gioco patologico, grazie alla collaborazione della Caritas e della Croce Rossa, nasce a Trofarello un servizio di orientamento e aiuto per chi sta vivendo una dipendenza di questo tipo o affronta le pesanti difficoltà in famiglia da essa causate. Il progetto è il risultato di un percorso di sensibilizzazione all’interno delle associazioni coinvolte, con la formazione di referenti sulla tematica – continua Tania Quercia – D’ora in poi la Croce Rossa e la Caritas costituiranno un primo punto informativo a cui rivolgersi, mentre i soci delle due associazioni, opportunamente preparati, saranno disponibili a rilasciare materiali informativi.
Inoltre, chi lo desiderasse, potrà prenotare un appuntamento con un esperto di dipendenze, che sarà in grado di aiutare chi ha bisogno a orientarsi nella scelta del percorso di riabilitazione, a conoscere i servizi offerti sul territorio da ASL e terzo settore. Tutto ciò in totale riservatezza e anonimato.
Il servizio, che ha l’aspirazione di ottenere anche il coinvolgimento di altre associazioni del territorio, intende portare nel nostro comune dei punti di riferimento che rappresentino una sorta di “sentinelle”: grazie a queste, con la giusta sensibilità, si spera di poter intercettare chi si trova in difficoltà a causa della ludopatia, sempre con un approccio efficace, senza pregiudizi – conclude la Quercia – Il gruppo Chiama&Vinci si augura così di dare il via ad una nuova consapevolezza sulla tematica e di offrire una prima risposta ai bisogni legati a un problema che prende piede sempre più, spesso anche tra le generazioni giovani e giovanissime».