BELGIO – Il trofarellese Enrico Miglino torna ad imperversare in Europa con la sua arte e così, dopo i versi delle poesie pubblicate sulle carrozze della Metropolitana di Washington e le opere artistiche in mezzo mondo, Miglino torna alla ribalta della cronaca culturale internazionale con le sue Gabbie tecnologiche interattive fra gli “Dei”, mostra dell’amico Lorenzo P. Merlo, la cui cerimonia di inaugurazione è in programma per venerdì 5 aprile.
Gabbie tecnologiche e Dei sono il filo conduttore della metafora di Art-a-Tronic, una mostra interattiva nata dalla collaborazione del “Maker”, artista e scrittore Enrico Miglino e l’amico Lorenzo P. Merlo, un artista digitale le cui opere sono conosciute in tutta Europa. Molte delle realizzazioni esposte saranno presentate sotto forma di progetti riproducibili liberamente con licenza Open Source e Cretive Commons nell’opera Enrico Miglino “Progetti per Maker”, Vol l – Arduino e Vol 2 – Raspberry PI, attualmente in lavorazione per i tipi dell’editore Ulrico Hoepli di Milano.
Miglino ci parli di questa mostra…
«Un luogo reale dove i visitatori controllano la tecnologia: un mondo distopico dove l’umano ha giá avuto la meglio. L’esperienza di Art-a-tronic è stata resa possibile grazie alla sponsorizzazione di element14.com ed hackster.io e all’ospitalitá di Depot09.be
L’inaugurazione di Art-a-tronic si terrá il 5 aprile prossimo a Gent (Belgio) dove gli artisti presenteranno le opere al pubblico (ore 19) durante un vernissage aperto al pubblico nella splendida cornice vintage di Depot 09(www.depot09.be), che ospita la mostra.
L’esperienza digitale resterà aperta al pubblico, dal venerdì al lunedì dalle 11 alle 18 fino alla fine del mese di maggio».
Ci parli delle sue “Tecnologie in gabbia”…
«Viste individualmente queste opere hanno una connotazione propria, sembrano una serie di atti scollegati nella costruzione di un ponte a cavallo fra espressione e fantasia e tecnolgia. Realizzate in tempi diversi nell’arco degli ultimi anni sono state ospitate alcune su riviste internazionali, altre su blog e autorevoli testate online.
Tutti questi progetti per me fanno parte di un’arte libera di essere fruita ma anche manipolata e rivisitata infinite volte; proprio per questo motivo i progetti per la loro realizzazione – dagli schizzi al software ai circuiti – sono liberamente fruibili con licenze Open Source e Creative Commons.
Nella mostra Art-a-tronic, le opere, o i progetti se preferiamo chiamarli così, sono state “ingabbiate”, nel vero senso della parola, contenute in una serie di gabbie appese al soffitto a interrompere il percorso degli “Dei” di Lorenzo per essere osservate con una prospettiva poco convenzionale che ricorda agli “umani” che per quanto tutta la mostra rappresenti un mondo distopico e surreale, è ancora lontano il giorno in cui le macchine potranno prendere il sopravvento».
Enrico Miglino ha abbandonato definitivamente l’Italia nel 2010. Trasferimento che ha realmente dato una svolta della sua vita. Tra Trofarello e Santa Eulalia del Rio ci sono circa 700 chilometri. Isole calde e piene di vita. In questo angolo di paradiso Enrico, nato a Collegno del 1961 e poi vissuto a Trofarello, ha trovato una nuova esistenza. Una vita dedicata alla scrittura, giornalista, foto-giornalista, come ama definirsi e poeta. Poeta underground che pubblica su web ed e-book. Poeta che nel 2007 ha visto pubblicare la sua poesia “Tempi Fermati” sulle carrozze della Metropolitana di Washington insieme ai poeti più grandi di tutta Europa, nell’ambito di una iniziativa per rendere omaggio alla lirica europea. Da qualche anno la vena poetica si è trasformata in vena artistica più ampia con una apertura all’Europa, dove ormai vive ed espone le sue opere tecnologiche.