CENTRO – Sabato 16 febbraio presso il centro Culturale Marzanati, si è svolta una serata per parlare di legalità e lotta alle mafie. «Circa due mesi fa venne a Trofarello Don Luigi Ciotti e in qualche modo spronò tutti quanti a continuare a fare la propria parte, far venire fuori le cose belle e positive del nostro Paese – racconta Stefano Francescon – Cosi ho pensato di invitare a Trofarello un amico che ho incontrato due anni fa a Firenze e che adesso vive sotto scorta perché un testimone di giustizia; dopo aver scelto di denunciare le pressioni, le intimidazioni, gli atti che la cosca calabrese operante nel suo territorio fra le più spietate che sono attive in italia e nella piana di Gioia Tauro. La storia di Antonino Bartuccio è abbastanza nota a molti, Sindaco di Rizziconi (piccolo paese di ottomila abitanti) che sì è dovuto dimettere con la sua giunta per le minacce e le pressioni; da quelle denunce; la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria eseguì l’operazione “Deus”, portando all’arresto di sedici membri della cosca locale, arrestando alcuni consiglieri comunali e assessori per associazione mafiosa, confiscando un ingente patrimonio. Da quel giorno Antonino e la sua famiglia vivono blindati. Non posso risparmiare critiche al fatto che ho visto parecchia gente ma anche tanti e tante assenti alla serata; forse pochi hanno compreso l’importanza di esserci; forse la locandina non era chiara e so bene di tanti trofarellesi ammalati ma questo non giustifica chi non è venuto perché parlare di questi temi come di altri è fondamentale in un momento in cui c’è tanto smarrimento».