CENTRO – Sarà abbattuto il ponte di via XXV aprile per cui, nelle settimane scorse, è scattato l’allarme crollo. Verrà abbattuto e ricostruito ex novo: spesa stimata intorno ai 200 mila euro. «Stiamo dando l’incarico per la progettazione di un nuovo ponte. Si arriverà all’abbattimento del ponte esistente in quanto la sua situazione è compromessa – commenta il sindaco Visca – Quello che potrebbe salvarsi, due metri e mezzo di carregiata, ha una condizione non accettabile per il traffico moderno. C’è una situazione veramente critica. Abbiamo già una idea di massima di spesa per progettazione e realizzazione: una cifra che si aggira tra i 180 ed i 200 mila euro. Cercheremo di ottenere un finanziamento ai sensi di una legge regionale, ma sarà comumque un percorso obbligato. Dovremo cercare le risorse per ralizzarlo. I tempi dovranno prevedere la progettazione, l’approvazione da parte della regione, in quanto opera pubblica. Credo che ci potremmo ritenere soddisfatti se riucissimo ad iniziare i lavori verso marzo od aprile. Quello che può fermaci è la burocrazia». Rispetto all’interrogazione della Lega che vi chiede ragione sulla sorveglianza fatta sugli altri ponti della città? «L’interrogazione della Lega ci accolla una responsabilità che non è nostra. Pensavo che un amministratore attento avrebbe mandato la giusta domanda alll’ente preposto. Amministrare vuol dire serietà. Serietà non vuool dire far casino a prescindere. Si tratta di mandare la domanda gista all’ente preposto. All’interrogazione della Lega risponderò ma sarà sicuramente una perdita di tempo – spiega Visca – Gli altri ponti della città sono monitorati periodicamente. Il ponte sulla tangenziale dove c’è lo svincolo è di competenza comunale per la parte superiore e di competenza Ativa per la parte strutturale inferiore. Noi sappiamo che nel momento in cui è stata fatta la zona industriale i travi sono stati rinforzati per adeguare la portata al traffico veicolare dei mezzi pesanti e ai tir. Poi ci sono anche ponti privati. Abbiamo messo a posto recentemente i ponti sul Rio Croso, su via Ley. Siamo molto attenti. Non era necessaria questa maledetta disgrazia del ponte Morandi per essere attenti ai ponti comunali. L’unico problema che rimane è su un ponte che va verso il mulino di Gallé, sul rio Tepice, che è per metà di Trofarello e per metà di Cambiano. Anche su questo ponte dovremo trovare una quadra. Si sono staccati alcuni mattoni dall’arcata e dovremo capire se è un problema strutturale o di coperture usurate. Stiamo cercando in questi giorni di avere un dialogo con il comune di Cambiano».