CENTRO – Al via la prima delle iniziative che il Gruppo Chiama&Vinci mette in campo a Trofarello, sulla tematica, sempre più tragicamente attuale, dei rischi del gioco d’azzardo.
«Il gruppo, nato spontaneamente, nel giugno dello scorso anno, su proposta di Davide Roccati e Gianluca Mantoani, esperti nel settore, e di Emilia Tiso, docente di scuola primaria, intende portare un contributo concreto alla riflessione e all’azione contro i rischi del gioco d’azzardo. Come a livello nazionale, anche nel tessuto sociale del nostro territorio, si può percepire un diffuso disagio economico, sociale e culturale che si sta radicando in modo capillare e spesso sotterraneo – spiegano gli organizzatori – Il gruppo, di cui fanno parte, oltre alla Parrocchia S.S. Quirico e Giulitta e l’oratorio Don Bosco, anche differenti realtà associative trofarellesi e privati cittadini, ha come obiettivo primario quello di allargare sempre più la sensibilità rispetto al fenomeno e la partecipazione attiva nel contrastare i problemi che ne derivano. A tal fine, il tavolo di lavoro si considera aperto ad ogni ulteriore risorsa che voglia contribuire».
Quali sono le azioni che “Chiama & Vinci” intende portare avanti? «Il nome stesso del gruppo lo anticipa: rievocando il nome di uno dei più diffusi giochi d’azzardo sul mercato, ne ribalta il significato. Il “Chiama”, che permette di “vincere” davvero, si riferisce alla possibilità di rivolgersi ad una rete di supporto presente sul territorio che risponda prontamente ed efficacemente, indirizzando chi necessiti di aiuto nel percorso di soluzione al problema. Proprio questa rete pronta ed efficace vogliamo mettere in piedi attraverso il nostro lavoro. Allo stesso tempo, il gruppo si propone di avviare con la popolazione una riflessione sul gioco d’azzardo, anche al di là della patologia vera e propria, nell’ottica di favorire una corretta informazione che aiuti nell’acquisire consapevolezza nella pratica del gioco d’azzardo. Ci sembra preoccupante che tale attività sia ormai alla portata di tutti in qualunque momento della giornata e venga spesso pubblicizzata in modo distorto, rivolgendosi sempre più alle giovani generazioni. Le due serate del 19 e del 30 maggio, che si terranno all’Oratorio Don Bosco, alle ore 21, rientrano tra le azioni prioritarie per noi: l’organizzazione di una serie di incontri informativi e formativi, presso sedi delle associazioni, attraverso i quali raggiungere il massimo delle persone. Ai due primi incontri intervengono Ivan Raimondi, responsabile dell’Ufficio Caritas Salute mentale, dell’Arcidiocesi di Torino, ufficio che si occupa del contrasto alla dipendenza patologica dal gioco, e da Davide Roccati, esperto delle problematiche e dei rischi derivanti dal gioco d’azzardo. Modera Emilia Tiso, insegnante. Gli incontri sono aperti a tutti e gratuiti».