CENTRO – Un milione e 300 mila euro di preventivo di spesa per realizzare la messa in sicurezza antisismica della palestra Pertini, intervento inserito nel piano delle opere pubbliche 2018/2020 del Comune. Partono le riflessioni del Movimento 5 Stelle. «Ci stiamo chiedendo se sulla Palestra Pertini si verificherà una odissea come per la Piscina? Dopo qualche accenno da parte del vice sindaco Tomeo sul cattivo stato dell’edificio della scuola media Leopardi e sull’idea di rifarla, avevamo chiesto un incontro preventivo con i progettisti per valutare le diverse ipotesi proposte – esordisce il consigliere di opposizione pentastellata Anna Friscia –
Ovviamente la nostra richiesta è caduta nel nulla. In compenso scopriamo dai documenti pubblicati sull’albo pretorio che si è partiti in quarta con una manutenzione straordinaria della palestra Pertini. Si parla di un intervento che potrebbe arrivare addirittura alla cifra di 1 milione e 300mila euro per adeguamento antisismico e riqualificazione energetica.
Guardiamo con preoccupazione a questo intervento poiché temiamo che sia mosso esclusivamente dalla volontà di accaparrarsi qualche finanziamento più che a rispondere a reali esigenze. Ci chiediamo infatti se la palestra è adeguata attualmente oppure no alla normativa antisismica e quale sarebbe il risparmio energetico, tale da rendere conveniente questo intervento milionario, su una palestra già dotata di impianto fotovoltaico – continua il consigliere Friscia – I frequentatori della palestra, studenti la mattina e sportivi di pomeriggio e sera, ci chiedono a gran voce e con particolare urgenza la ristrutturazione dei bagni e degli spogliatoi per renderli confortevoli e moderni e questo progetto potrebbe costare solo un decimo di quello descritto nel progetto e previsto da questa amministrazione.
Invece di continuare ad insultare il Movimento 5 stelle a mezzo stampa chiediamo al professor Tomeo di avviare una discussione seria e partecipata sulla reale volontà di affrontare e risolvere il problema della vetustà dell’edificio della scuola media sul quale non abbiamo più saputo nulla».