CENTRO – Allegato T in mano per svolgere il servizio di assistenza e trasporto ai barellati per un folto gruppo di volontari del soccorso della Cri. Raffaele Gastaldi: «Si tratta di un corso che è durato diverse settimane e ci permette di trasportare gli infermi. Si tratta di persone che sono a letto e che non si possono muovere. Altri hanno altre patologie che impediscono loro movimento con questo corso abbiamo imparato la corretta movimentazione di questi malati. È il primo gradino della scala dei soccorritori. Ho fatto prima il corso base e poi questo secondo corso, l’allegato T. Io sono entrato in Croce Rossa perché mi si è smosso qualcosa. Ho più tempo libero a causa di un calo del lavoro».
«Io svolgo il servizio civile presso la Croce Rossa e quindi dover conciliare lavoro e studio è stato abbastanza impegnativo – spiega Kaori Varesca – Abbiamo fatto anche delle esercitazioni si primo soccorso ed anche delle esercitazioni per il trasporto utilizzando tutti quegli strumenti a disposizone dei volontari come sedie, teli e barelle». Mara Mizzon: «Ho avuto una sorta di chiamata. Ho sentito il bisogno di dedicare un po’ del mio tempo agli altri. Io sono partita con lo spirito del 118. Mi sono accorta che c’è tutto un mondo dietro alla Croce Rossa: dal Centralino ai lavori nel sociale con i servizi di strada. L’esperienza in Croce Rossa ti può veramente cambiare la vita, arrivi ad apprezzare molto di più quello che hai. Fondamentalmente penso che ognuno dovrebbe fare il volontario per cultura personale. Prima di fare il corso base mi era capitato di non sapere cosa fare in caso di emergenza. Oggi mi sento più sicura e pronta ad affrontare le emergenze in cui ci si può imbattere nel quotidiano. Vorrei continuare per il futuro a fare la volontaria e preparami per fare il soccorso avanzato».