CENTRO – Ha uno sguardo dolce ma carattere determinato l’unico candidato trofarellese all’interno del collegio di cui fa parte Trofarello. Alice Dimonte, ex Alfierina, ingegnere biomedico e attivista 5 Stelle dai primi passi nella politica, si presenta con il sorriso sulle labbra e la volontà di mettersi al servizio del paese. Dottoressa Dimonte si presenti.
«Mi chiamo Alice Dimonte, sono nata a Torino il 7 marzo 1984 e vivo a Trofarello con i miei genitori e mio fratello».
Ci racconta cosa fa per vivere e la sua formazione professionale?
«La mia formazione scolastica è iniziata alla scuola materna Charlie Chaplin di Moncalieri, proseguita alla scuola elementare Giovanni Pascoli di Moriondo e alla scuola media Nino Costa di Testona. Dopo aver frequentato il liceo classico all’Alfieri di Torino ho studiato al Politecnico di Torino, ingegneria biomedica, dove ho svolto il dottorato di ricerca sperimentale che oggi viene detto Dottorato in co-tutela ossia svolto in parte in Italia e in parte all’estero e nel mio caso in Svizzera, al Politecnico di Losanna. Lavorando un anno e mezzo in Svizzera ho potuto constatare cosa vuol dire fare ricerca con la “R” maiuscola e parlo di tecnologie all’avanguardia e di strumentazione che in Italia ci sogniamo. Dopo questa esperienza sono entrata come post doc presso l’Imem CNR di Parma, dove ho lavorato per 4 anni ottenendo ottime soddisfazioni a livello internazionale e al termine dei quali non ho potuto più proseguire per mancanza di fondi. Lo scorso anno mi sono trovata davanti al problema di tanti giovani di dover decidere se rimanere in Italia o se andare all’estero. Pur avendo avuto delle offerte di lavoro all’estero ho deciso di restare in Italia, di restare a casa mia e cercare di dare il mio contributo per migliorare il mio paese. Grazie al mio curriculum non ho avuto problemi a trovare lavoro nel settore privato e attuamente sono impiegata presso una ditta di San Maurizio Canavese, specializzata nella costruzione di strumenti di precisione per le misurazioni e i collaudi di valori acustici».
Come è arrivata al Movimento?
«Ho sempre ritenuto che ogni cittadino debba impegnarsi politicamente e partecipare alla vita pubblica, cosa che ho iniziato a fare già dal 2011 collaborando con il gruppo del movimento 5 stelle di Trofarello. M5s che ho scelto perché delusa dai disastrosi risultati governativi dei tradizionali partiti politici e dove ho conosciuto solo persone che, come me, erano stanche di essere prese in giro da “funzionari” di partiti che per decenni hanno promesso tanto e mantenuto poco, distruggendo di fatto tutta l’economia e il benessere che l’Italia aveva e che oggi non ha più».
Perché votare 5 stelle?
«Premesso che il movimento 5 stelle è nato una decina di anni fa per sopperire alle malefatte dei mestieranti della politica che in trent’anni sono riusciti a distruggere tutto ciò che di buono gli italiani avevano costruito e che tutti i candidati sono consci di non dover fare i politici superpagati di mestiere, la gente si dovrebbe chiedere: A che livello produttivo ed economico era l’Italia alla fine degli anni ottanta?
Oggi a che livello è?
Chi ha svenduto tutte le eccellenze italiane?
Se sapranno rispondere, tenendo conto che il M5S non ha mai governato il nostro Paese, sapranno a chi dare il loro voto».
Perchè Votare lei? «Ho scelto di rimanere in Italia e di candidarmi per ridurre la “fuga di cervelli”. Fuga di cervelli dovuta principalmente al fatto che negli ultimi 30 anni i nostri governi hanno investito pochissimo in ricerca e sviluppo e quindi sull’innovazione tecnologica. Poca ricerca vuol dire poca competitività da parte delle imprese in settori strategici, quindi poco lavoro qualificato, poca ricchezza per tutto il Paese. Il M5S ha in programma di raddoppiare gli investimenti in questi settori strategici, per portare l’Italia ai livelli medi dei paesi più avanzati. Le conseguenze di tali investimenti avranno ricadute anche sul nostro territorio, tradizionalmente legata allo sviluppo tecnologico, con conseguente aumento del lavoro in tutti i settori compresi il settore artigianale e commerciale».
Ci dica tre suoi pregi.
«Sono gentile, volenterosa e ispiro fiducia».
Ci dica tre suoi difetti.
«Sono molto critica, pignola e un po’ testarda».
Tre cose da attuare nell’immediato nel caso venisse eletta.
«Ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuta durante questa campagna elettorale autofinanziata dagli attivisti locali.
Comunicare al mio datore di lavoro che mi assenterò per 5 anni.
Organizzarmi per andare a lavorare a tempo determinato per il Governo Pentastellato».