CENTRO – Profonda delusione per Trofarello e la sua raccolta differenziata. «Stiamo facendo il secondo ciclo di controlli sulla raccolta differenziata effettuata sui condomìni e purtroppo siamo costretti a registrare dei peggioramenti – esordisce l’assessore Bruno Carmelo – La percentuale della raccolta differenziata è passata dal 38 al 28 per cento. Sono sconfortato dai numeri di queste percentuali. D’altra parte sono confortato dal fatto che stiamo per mettere in piedi tutta una serie di iniziative che partiranno nel 2018 ed andranno nella direzione di valorizzare quei cittadini che la differenziata la fanno, e la fanno bene. Trofarello è uno dei sette comuni, sopra ai 10mila abitanti, che raggiungono il 65 per cento di raccolta differenziata. Però non basta perché i condomìni la differenziata non la fanno o la fanno molto male, con percentuali che oscillano tra il 20 ed il 40, 45 per cento al massimo. Questi dati ci devono assolutamente stimolare a fare in modo che, anche in queste realtà, ci sia una percentuale migliore. Aumentare al 70, 75 per cento la raccolta differenziata permetterebbe alla tassa rifiuti di non continuare a lievitare all’interno del piano finanziario del Covar 14. Il rischio è che il piano finanziario possa subire degli aumenti che graverebbero su tutta la comunità – spiega l’assessore all’ecologia Bruno Carmelo – Le esercitazioni presso i condomìni sono uno strumento. Nei condomìni troviamo il vero problema della raccolta differenziata. Nei sacchi neri dell’indifferenziato ci sono moltissimi prodotti che sarebbero potuti essere differenziati. Nell’arco del 2018 sono state predisposte la continuazione delle esercitazioni in quanto ritenuto fondamentale tenere vivo, nella testa dei cittadini la coscienza e l’informazione di come si deve differenziare e soltanto una costante comunicazione permette di mantenere livelli di differenziata alta. Da gennaio inizieremo a fare dei controlli con i vigili urbani, controlli con cui notificheranno eventuali cattive esecuzioni della differenziata. Successivamente potrebbero scattare delle sanzioni amministrative in casi eclatanti. Occorre che tutti facciano la loro parte». Ed il progetto per ridisegnare la raccolta dal punto di vista strutturale che era stato prospettato qualche settimana fa? «La delibera generale di atto di indirizzo sulla raccolta differenziata di cui avevamo parlato è al vaglio del segretario comunale. Ma passerà certamente». Vogliamo ricordare di che cosa si tratta? «Il progetto avrà tre pilastri fondamentali: innanzitutto c’è la richiesta della modifica del regolamento edilizio per le nuove costruzioni o per le ristrutturazioni di edifici già esistenti con modifiche urbanistiche importanti o modifiche di pertinenze di cortili o altro. In questi casi sarà prevista la realizzazione di un’area ecologica dedicata condominiale. Il secondo punto che sta nell’atto di indirizzo è il controllo, con l’aiuto della polizia municipale, di tutte quelle aree che nel 2004 erano state autorizzate ad ospitare i cassonetti. Abbiamo oggi diverse realtà che hanno i cassonetti posizionati sulla strada. Il controllo permetterà di ricontrollare e riposizionare i cassonetti in base alla delibera del 2004. Il terzo punto, fondamentale per migliorare la raccolta differenziata, sarà iniziare ad immaginare per tutte quelle realtà abitative che non hanno l’opportunità di mettere i cassonetti all’interno della proprietà privata condominiale, di predisporre un progetto/capitolato per creare un’area ecologica chiusa a cui potrà accedere solo il condominio per evitare che persone non appartenenti al condominio possano gettare la loro immondizia nei bidoni, togliendo l’alibi dell’accessibiità ai bidoni a terzi, in questo modo si stimola il condominio a incentivare la raccolta al meglio avendo la loro area recintata. Le aree saranno uguali per tutti i condomini, sotto chiave, chiuse e si sta studiando se farle a spese del piano finanziario del Covar o con altri finanziamenti. In questo modo raggiungeremo altre percentuali molto più consistenti».