CENTRO - Sarà presentato Venerdì 27 ottobre, ore 21 presso il Circolo dei Lettori di Torino, il primo libro del trofarellese Stefano Peiretti, coautore insieme a Roberta Fontana, del libro “Franco e Gianni – 14 luglio 1964”. La storia di Franco Perrello e Gianni Reinetti, la prima coppia omosessuale che si è unita in matrimonio a Torino, a luglio, dopo l’approvazione della legge Cirinná, sposata dalla sindaca Chiara Appendino, è stata raccontata dal trofarellese Peiretti. «Non è facile raccontare quello che questo percorso è stato per me, per tutti noi, ma sarà estremamente facile irrompere nel cuore di tutti coloro che avranno la fortuna di leggere questa meravigliosa storia di vita e d’amore. Franco e Gianni hanno vissuto, amato, lottato ma soprattutto sono riusciti a resistere 52 anni, nonostante il mondo intorno a loro il più delle volte remasse contro. Abbiamo aiutato Franco e Gianni ad unirsi civilmente. Ho imparato a conoscerli, ad apprezzarli e a stimarli. Ora è arrivato il momento di far capire che l’amore è uguale per tutti. Questo libro è il frutto di sacrifici, lotte, pianti, sorrisi, forza, quella forza che contraddistingue tutti coloro che, come noi, hanno deciso di non arrendersi. La loro unione era importante perché Franco stava male ed occorreva fare in fretta per unirli civilmente. La Cirinnà è arrivata in tempo per tutte quelle persone che non avevano diritti. Tutte le persone omosessuali che non avevano diritti. Franco e Gianni si sono uniti per amore dopo aver vissuto 52 anni insieme. Una storia incredibile quella che abbiamo raccontato in questo libro. Abbiamo fatto di tutto affinché il 6 agosto del 2016 fossero uniti civilmente dalla sindaca Appendino». Ci parli del titolo… perché 14 luglio 1964? «La data è importante. è il giorno in cui Franco e Gianni si sono conosciuti e si sono dati il primo bacio, sotto una magnolia, seduti su una panchina. è un racconto molto bello che abbiamo scritto in mesi di lavoro. Scriverlo è stata davvero una bella esperienza. Ringraziamo il Coordinamento Pride e Alessandro Battaglia per il supporto ma soprattutto per aver creduto fortemente in noi, in questa nuova avventura, patrocinando il libro. Il libro è il racconto di una battaglia sui diritti civili. Una battaglia per vedere riconosciuti i diritti che non esistono in questo paese: le adozioni, in primis. Ci sono bambini, quelli delle famiglie arcobaleno, che non hanno diritti. Un’altra carenza è la legge sul matrimonio egualitario per portarsi sullo stesso piano di tanti altri paesi europei che hanno adottato questi princìpi da anni. La legge sull’omontransfobia che dovremo portare a casa. Questo libro è anche firmato da personaggi importanti: la prefazione è della sindaca Chiara Appendino, mentre le introduzioni sono della Senatrice Magda Zanoni e della Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.
Madrina di questo libro è Orietta Berti, a testimonianza di come la cultura e la musica possano essere coese nella lotta per i diritti. La prima presentazione sarà a Torino il 27 ottobre ma contiamo di girare l’Italia con questo libro – spiega Peiretti – Anche a Trofarello faremo la presentazione del libro: il 1 dicembre al Marzanati». Parliamo di diritti civili. Come si sta comportando Trofarello, che è anche la città in cui abita lei, sui diritti civili?
«Lavorare ed impegnarsi sui diritti non è mai abbastanza. Qui a Trofarello c’è ancora tantissimo da fare. In primis sulla violenza sulle donne. Abbiamo creato una panchina rossa che è stata lasciata all’incuria del tempo. Chiedo alla Giunta di impegnarsi sui diritti civili, non solo sulla violenza sulle donne ma anche sull’omofobia e su tutti questi eventi che purtroppo capitano. Io credo che l’amore sarà sempre qualcosa di sbagliato solo agli occhi di chi non ha mai amato. Invito tutti quanti i cittadini ad impegnarsi per una Trofarello più bella ed una Trofarello dei diritti».
Classe 1988 Peiretti è laureato in informatica ed appassionato di didattica, letteratura, music, canto e iconofilia.