CENTRO - Una richiesta di risarcimento per quattro milioni e 600 mila euro. Una vicenda giudiziaria che vede protagonista il comune di Trofarello, la società di logistica Geodis ed un paio di assicurazioni. La storia risale all’alluvione del 28 luglio 2014 quando i locali scantinati della Geodis Wilson furono sommersi dall’acqua. Destino volle che in quegli scantinati vi fossero anche delle tele di proprietà di un avvocato milanese che li aveva affidati in custodia al colosso trofarellese della logistica. La compagnia, con cui l’avvocato aveva assicurato le opere d’arte, la Helvetia Assicurazione, al momento di pagare per il risarcimento si tira indietro. L’avvocato quindi decide di far causa alla sua assicurazione per quelle 35 tele andate rovinate nell’alluvione. Da parte sua la Helvetia sostiene che quei dipinti siano andati rovinati anche per colpa del comune che non avrebbe fatto tutto il possibile per evitare che si rovinassero, evitando che la zona si allagasse. Insomma nessun risarcimento e comunque non attribuendosi tutta la spesa ma divindendo il fardello con Geodis e Municipio. «Promuoveremo tutte le eccezioni – commenta l’avvocato Stefano Vaccino incaricato dal comune di difendere gli interessi della città contro le pretese milionarie di risarcimento – Oltre al fatto che faremo presente come non si tengano opere d’arte così importanti e di valore in uno scantinato. La prima udienza è fissata per il 5 ottobre, ma certamente si andrà ad un rinvio per permettere alle varie parti di questa storia di chiamare in causa le diverse compagnie di assicurazione di riferimento della Geodis e dello stesso comune di Trofarello. Il comune farà tutto il possibile per dimostrare come quella zona non fosse idonea allo stoccaggio di oggetti così preziosi in uno scantinato, dimostrando la completa estraneità dei fatti e la responsabilità della ditta che ha stoccato gli oggetti in un luogo evidentemente non idoneo».