CENTRO - La passione per il burraco li ha pervasi trasformandoli in provetti giocatori. Alla guida di questo gruppetto di appassionati di burraco c’è il trofarellese Paolo Vacca, infermiere in pensione di origini sarde, che ha curato anche i corsi di Burraco per “Insieme per conoscere”. «Nei periodi estivi vivo in Liguria dove ho organizzato un gemellaggio tra associazioni che praticano questo gioco di carte. Dopo un paio d’anni ho cercato di portare il Burraco qui a Trofarello. Non è stata un’esperienza estremamente positiva per carenza di giocatori. Ma non mi è mancato l’entusiasmo. L’occasione per rilanciare è venuta con i corsi di “Insieme per conoscere”. C’è stata un grande afflusso di persone. Adesso si è creato un bel gruppetto di una ventina di allievi/giocatori ed oggi festeggiamo la fine del corso che abbiamo tenuto presso la ex scuola materna di Valle Sauglio. Con la presenza di un gruppo potremo finalmente andare a fare delle gare in giro per il Piemonte ed in Liguria. Ho anche due assistenti, scelte tra le più brave del corso: Gigliola Veneziano e Rosa Rusignuolo. In programma anche una seconda edizione del corso ad ottobre». Ci parli di questo Burraco… «Si dice che questo gioco provenga direttamente dall’Uruguay, dove si è sviluppato e ha conosciuto il periodo di maggior gloria negli anni ’40, e che sia una derivazione del famoso gioco della canasta, molto simile al burraco per molti aspetti. Il nome del gioco invece viene preso dalla lingua portoghese, dove “buraco” significa “setaccio”, che rappresenta in modo chiaro la strategia di gioco del pescare carte e scartarle, filtrando solo quelle da trattenere, utili a creare giochi e combinazioni».