Sulla polemica legata ai festeggiamenti del 25 aprile interviene il sindaco Visca che dà la sua spiegazione dei fatti. «Da alcuni anni il due giugno, Festa della Repubblica è celebrata con un concerto della nostra Banda Santa Cecilia raccogliendo un gran numero di partecipanti unendo cosi il momento celebrativo ad un grande momento di festa – esordisce il sindaco – Da ciò sono arrivato ad una considerazione: perché non cambiare, rinnovare dare il giusto valore e raccogliere una numerosa partecipazione anche per altri eventi non meno importanti?
La prima considerazione è andata al Primo Maggio festa del lavoro. Perché questo avvenimento non dovrebbe essere un momento di organizzazione e di espressione compiuta delle Organizzazioni Sindacali. Chi meglio di loro può organizzare un simile evento?
Ho manifestato questa idea agli interessati che l’hanno accolta con entusiasmo facendosi carico della organizzazione – continua Visca – L’Amministrazione sarà presente come Istituzione, parteciperà con il suo saluto, ma ripeto: è la festa del lavoro, è la festa dei lavoratori, qualsiasi sia la mansione, l’arte o la specializzazione». Va bene sindaco, ma per il 25 aprile?
«Per il 25 Aprile il momento è particolare perché si ricorda chi ha dato la vita per la nostra libertà ma nel loro rispetto quello fu anche un giorno di festa: la Festa della Liberazione. E la storia ci dice che fu grande festa. A ciò si voleva e si vuole arrivare. Al mattino il momento commemorativo istituzionale con la posa di una corona nei punti ormai consueti. Alla lapide dei caduti delle due guerre nella frazione di Valle Sauglio, al Cimitero capoluogo nei soliti tre punti ove sono ricordati i caduti trofarellesi e al monumento alla Pace di piazza I Maggio con la presenza di una tromba, con i trasferimenti compiuti in auto. Alla sera indicativamente verso le 18 grande concerto con la banda Santa Cecilia ed il Coro Haendel con un programma appropriato ed un breve saluto delle autorità presenti. Sono certo in questo modo che la partecipazione a questo evento sarà un sicuro successo. A lato di questa manifestazione uno o più eventi non meno importanti, una serata o altro momento che si preferisca interamente organizzati dall’A.N.P.I. con uno spettacolo finanziato dalla Amministrazione comunale, finanziamento della cui diponibilità il Presidente locale ha avuto da me telefonicamente ed in tempi assolutamente congrui l’assoluta certezza e garanzia». Rispetto alla lettera aperta scritta dal presidente dell’Anpi cosa pensa? «Non voglio entrare nel merito della lettera aperta dell’A.N.P.I. La immagino frutto di incomprensione. Sono certo che se si sapranno superare i pregiudizi, se uscendo dal chiuso delle sedi e dialogando si comprenderà che nessuno vuol far tacere nessuno, ma anzi si vuol organizzare un evento di più momenti e possibilità di organizzazione, partecipazione ed espressione per tutti, e sono anche certo che mai a Trofarello e nemmeno nei Comuni a noi vicini, la Liberazione sarà stata così ben celebrata – conclude Visca – la forza dei partigiani fu l’unità nel perseguire uno scopo e con questa forza hanno vinto. Ed anch’io non sono qui per dividere ma per unire».