CENTRO – Proseguono gli scioperi a singhiozzo indetti dai lavoratori del Carrefour per protestare contro la direzione generale di chiudere tre ipermercati tra cui quello di Trofarello. «Ma noi non ci lasceremo intimidire – spiega la delegata sindacale Maria Pupillo, fuori dall’Ipermercato sabato mattina durante l’ultimo sciopero – La direzione è fumosa. Mentre 3 lavoratori che non hanno mai aderito alla protesta sono stati trasferiti alla sede di Corso Bramante. Noi siamo qui a sperare che accada qualcosa. Il sindacato non può prendere provvedimenti perché ufficialmente si tratta soltanto di una trasferta e non di un trasferimento effettivo. Comunque lo sciopero di oggi vuole confermare il messaggio che non siamo stati intimiditi. Aspettiamo che ci dicano qualcosa. Secondo l’azienda stanno salvaguardando dei posti di lavoro. Poi, che abbiano trasferito quelli che non hanno protestato, è sotto gli occhi di tutti. Avrebbero dovuto almeno chiedere alle rappresentanze sindacali – conclude la Pupillo – Invece è stata una decisione unilaterale».
La notizia del trasferimento presso un altro punto vendita, dice Filcams Cgil, con un comunicato stampa “pare una buona notizia ma in realtà nasconde un atto gravissimo di discriminazione dei lavoratori. Unilateralmente, infatti, l’azienda ha selezionato il personale da trasferire scegliendo le lavoratrici e i lavoratori che non hanno scioperato e non hanno partecipato alle proteste contro la chiusura”. La Filcams Cgil che parla di discriminazione dei lavoratori, ritiene questo comportamento “grave e lesivo della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori che vengono puniti per aver protestato e difeso il proprio posto di lavoro. I lavoratori sono tutti uguali”. Ora i 54 dipendenti ritenuti in esubero attendono il 10 marzo. Data in cui a Bologna sindacati e dipendenti si troveranno con la proprietà per tirare le fila. Il 23 marzo scadranno i 45 giorni utili alla trattativa tra sindacati e proprietà mentre per sabato prossimo, 11 marzo, è revisto il consiglio comunale aperto davanti al Carrefour con la chiusura della ex statale 29. Un segno forte che l’amministrazione Visca vuole dare al colosso francese. Vedremo se, come nella Bibbia, Davide avrà la meglio su Golia.