CENTRO - Stella Rossetto replica nuovamente alla lettera della Pro loco. «In merito alla lettera del Direttivo della Pro Loco, la sottoscritta ritiene di avere la coscienza pulita ed animo sereno, anche se pieno di dolore perché ho dato alla Pro Loco del tempo, anche sottratto alla famiglia, di aver trascurato problemi di salute e, perdonate l’orgoglio, la competenza che credo di aver dimostrato organizzando la cucina e sperimentando, in svariate occasioni, nuovi piatti che sono stati sempre graditi dai clienti del ristorante – esordisce la Rossetto – Ho speso energie e tempo nel coordinare i volontari della cucina, battendomi perché le vivande fossero sempre cucinate al momento, per offrire il miglior prodotto, unito alla migliore qualità e ad un prezzo equo. Questo è il mio concetto di lavorare nel volontariato: dare il meglio di se stessi con disponibilità e collaborazione reciproca. La mia convinzione è che nelle associazioni di volontariato ogni persona mette a disposizione se stessa, senza secondi fini, per gli altri. Il mio impegno in tal senso è iniziato circa trent’anni fa presso la parrocchia di La Loggia, in associazioni storiche e in ultimo, ma non ultima, nella Pro Loco di Trofarello. Questo, in concreto, lasciando da parte i gravi problemi personali e di salute, come ha fatto il compianto Bruno Petroni. Per rispetto alla persona ed alla memoria ritenevo che la Pro Loco dovesse dare un segno (nei giorni del lutto) rimanendo chiusa e che questo non avrebbe dovuto essere neppure oggetto di discussione. Tengo a precisare comunque che gli attacchi che ho subito sono stati esclusivamente personali per intaccare la mia integrità di persona. Per questo mi ferisce l’attuale clima – conclude la Rossetto – Lascio quindi smorzando le polemiche inutili ed augurando ai volontari della Festa dell’Amarena 2017 buon lavoro».