CENTRO – C’è un progetto nel cassetto nella sanità locale. La creazione del nuovo ospedale ai confini di Trofarello potrebbe mettere in moto un sistema nuovo di concepire la sanità del territorio. «Non dobbiamo dimenticare che il nuovo ospedale sarà un ospedale d’eccellenza dove saranno trattate le acuzie delle malattie – chiosa il sindaco Gian Franco Visca – Le cronicità verranno sempre gestite dagli attuali centri sanitari che continueranno a sussistere. L’unico ospedale che sparirà completamente sarà quello di Moncalieri. Proprio per questo motivo stiamo lavorando per una riorganizzazione del sistema sanitario locale. Vorremmo arrivare alla creazione di quella che una volta era la casa della salute e che potrebbe portarci ad avere una riorganizzazione dell’intero sistema sanitario. Stiamo portando avanti un discorso con il direttore generale dell’Asl To5, Paolo Uberti, che ci potrebbe portare ad avere un centro aperto magari dalle 8 del mattino alle 20, un servizio di prelievi, la distribuzione dei farmaci particolari e tutte quelle attività che oggi sono realizzate dalla farmacia ospedaliera che oggi vengono efffettuate in quel capannone aldilà della ferrovia, nella zona industriale. Ci sono una serie di opportunità che intendiamo sfruttare. Una negatività sta nel fatto di portare tutti i medici in un solo centro. In questo progetto di riorganizzazione, dietro suggerimento della minoranza di Proposta, vorremmo coinvolgere anche le associazioni tradizionalmente votate al sociale come l’Auser e la Croce Rossa. L’idea sarebbe quella di organizzare un servizio con queste associazioni che, su chiamata, possono portare i cittadini e gli anziani dal medico – conclude Visca – Ci stiamo lavorando per una sempre migliore organizzazione della città».