CENTRO - Botta e risposta in consiglio comunale con strascichi sui giornali tra il vicesindaco Maurizio Tomeo ed il consigliere di opposizione, del gruppo consiliare pentastellato Fabio Bianco. Argomento del contendere sono i rimborsi della penale per l’estinzione del mutuo di 310mila euro estinto nei mesi scorsi. «Abbiamo richiesto indietro la somma pagata come penale per l’estinzione prematura del mutuo con la Cassa depositi e prestiti – aveva argomentato l’assessore al bilancio Tomeo – Il Comune ha dovuto versare una penale per l’estinzione anticipata alla cassa depositi e prestiti. Una qualsiasi banca dopo la legge Bersani non avrebbe mai potuto chiedere una penale. Ma la cassa depositi e prestiti ha regole diverse. Uno squilibrio di cui lo stesso governo si è accorto. Hanno appena varato una legge che permette di poter accedere ai fondi per la restituzione della clausola penale. La cassa depositi e prestiti gode di una gestione speciale. Non segue la legge bancaria. La settimana scorsa è partita una lettera per chiedere la restituzione della penale di 25mila euro per l’estinzione anticipata del mutuo. Adesso attendiamo la risposta».
Il consigliere di opposizione Bianco fa il verso a Tomeo e puntualizza: «Ricordiamo che a gennaio 2015 il Comune di Trofarello ha stipulato un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti chiedendo un importo pari a 310mila euro. La Cassa Depositi e Prestiti ha concesso il mutuo richiesto erogando però una quota parziale pari a 70mila euro. A giugno 2016 il Comune ha deciso di estinguere il mutuo, ma nonostante siano stati erogati solo 70mila euro l’Istituto di credito pubblico ha preteso il pagamento di interessi e di una penale di estinzione calcolando il tutto sull’intera somma richiesta (310mila euro) – commenta Bianco che inizia il suo ragionamento – Risulta quantomeno singolare che un istituto finanziatore, chiunque esso sia, possa pretendere il pagamento di interessi e di una penale di estinzione su una somma mai erogata.
Ma come direbbe il vicesindaco Tomeo questa è solo la mia opinione, l’opinione di una persona “che non capisce un cazzo”, così mi ha definito testualmente il Vicesindaco durante l’ultimo Consiglio Comunale.
Ed allora non parliamo di opinioni, parliamo di fatti – continua Bianco – Pur considerando lecito il comportamento della Cassa Depositi e Prestiti, il Comune ha pagato in un anno interessi e penale per un importo complessivo da 38mila 465,27 euro, se lo stesso mutuo fosse stato aperto con qualsiasi altro istituto bancario il Comune avrebbe pagato una somma complessiva pari al massimo a 3mila 726,27 euro (non perchè sono bravi ma perchè obbligati dalla legge).
Visti i numeri (e non le opinioni) ci aspettiamo che in futuro l’attuale amministrazione presenti dei bandi per la stipula dei mutui che valutino tutti i costi al fine di scegliere quelli economicamente più convenienti.
Su un giornale locale è stata pubblicata un’intervista a Tomeo che si “vanta” di aver presentato domanda di rimborso della penale. Del resto lo Stato sta creando un fondo per il rimborso delle penali eccessive pagate alla CDP. Dopo l’accesa discussione sollevata dal M5S ci mancava solo che non presentasse tale domanda.
Ora però diamo un nuovo scoop alla maggioranza: la stessa CDP nella circolare n.1280 prevede la restituzione al Comune di una parte (seppur piccola) di interessi “attivi” sulla quota non erogata.
Abbiamo chiesto con interrogazione se questi interessi in passato sono stati restituiti al Comune, la risposta è stata: “la Cassa Depositi e Prestiti ha erogato la somma di 70mila 510 e successivamente null’altro”. Visto che si sono dimenticati di pretendere il pagamento degli interessi attivi – e visto che ci siamo noi del Movimento a ricordarglielo – ora il vicesindaco potrà presentare un’ulteriore domanda di rimborso e questa volta alla Cassa Depositi e Prestiti. Siamo contenti di continuare a contribuire al recupero di somme pagate dal Comune e non dovute attendiamo impazienti il momento in cui il vicesindaco se ne “vanterà” nuovamente sui giornali».