CENTRO - Il 10 dicembre 2016 l’associazione missionaria «Lulabù onlus», festeggerà il compimento del suo sesto anno di vita, inviando un Container là dove opera, nella diocesi africana di Natitingou, nel nord-ovest del Bénin (uno fra i Paesi più poveri dell’area sub sahariana).
«Grazie all’erogazione del contributo avuto dall’ 8 x Mille della Chiesa Valdese, potremmo acquistare un trattore con pala ed un aratro a dischi che, insieme ad altri attrezzi agricoli, medicinali, abbigliamento, lenzuola, coperte in pile (che speriamo di ricevere in dono), una cucina a gas, mobili, casalinghi vari, una macchina da cucire ed un arredo sacro avuti e in regalo, partiranno per il Benin nella prima quindicina di dicembre – spiega Gigliola Sartori presidente di Lulabu – Siamo molto grati alla Chiesa Valdese per aver accettato di finanziare il nostro Progetto attraverso i fondi ricevuti dall’ 8 x Mille dell’ IRPEF 2016, in questo modo, infatti, speriamo di dare una svolta importante al nostro “Progetto orto ed allevamento: sostegno alla scolarizzazione”, rivolto principalmente a giovani che, pur avendo voglia e capacità, non hanno i mezzi economici per iniziare o proseguire gli studi oltre la scuola elementare, la sola gratuita in Benin.
Lulabù è rappresentata in Benin da don Janvier Tchato, sacerdote beninese che ha terminato gli studi al seminario maggiore di Torino, per poi tornare nella nativa Natitingou e venire ordinato sacerdote nel gennaio del 2009 – continua la Sartori – Il progetto di sostegno alla scolarizzazione è, di fatto, suo: è lui che si è fatto portavoce dei tanti giovani che lo conoscono da tempo e che gli hanno più volte chiesto un lavoro che permettesse loro di mantenersi nella vita e nello studio… IL Progetto orto-allevamento, infatti, prevede che i giovani inseriti lavorino durante le vacanze scolastiche e, con i proventi del lavoro (ortaggi, animali da carne, uova) si autosostengano. Agricoltura ed allevamento regolari, sono assicurati da due giovani che hanno già terminato gli appositi studi e che sono ora, di fatto, assunti. Don Janvier è conosciuto a Valle Sauglio, poiché nelle ultime estati è stato ospitato dal parroco, don Giovanni Viecca».
Parliamo del container che invierete nel Benin?
«Si. Tornando al Container: cerchiamo in dono, entro il 21 novembre una serie di prodotti necessari per la vita quotidiana che in loco mancano totalmente. Tra i medicinali sono richiesti antifebbrili, antidolorifici, antidiarroici, antimalarici e antitussivi, antibiotici come il Clavulin per bambini, Ciprofloxacina, Normix, Anauran, integratori alimentari come caramelle vitaminiche per bambini, Meritene o similari, biscotti multivitaminici primi mesi, liofilizzati e latte in polvere. Sono richiesti anche disinfettanti come Eosina, Amuchina sia in compresse che liquida, Betadine, cerotti post operatori, ghiaccio secco e siringhe con aghi, acqua ossigenata. Il container permetterà di inviare anche coperte in pile (non di lana), lenzuola, mutandine per bimbi tra un anno e 12 anni, mutande, reggiseni di varie misure, pantaloncini, pantaloni e gonne per ragazzi fino ai 18 anni, infradito, sandali e scarpe, stivali da pioggia e Keeway, giubbottini, magliette a maniche lunghe per ragazzi fino a 16 anni e t-shirt. Lulabu cercherà di inviare attrezzi per l’agricoltura anche usati ma in buone condizioni come zappe badili motocoltivatori con fresa diesel o a benzina e motozappe. Sono ovviamente gradite anche “offerte per acquisti legati al container”: per contribuire è possibile utilizzare il c/c postale n. 7690750 intestato a «Lulabù ONLUS» – c/c bancario Cassa Risparmio Fossano- Trofarello intestato a «Lulabù ONLUS» – iban: IT 35 R 06170 31080 000001536654.
Potete aiutarci anche aderendo alle varie iniziative di autofinanziamento, che potete vedere su facebook anche senza essere iscritti: la nostra pagina “associazione missionaria Lulabù onlus” è visibile a tutti. Ringraziamo tutti i trofarellesi per quanto potranno fare. Un proverbio africano afferma: «Non è la mano che dona, è il cuore»….anche il più piccolo gesto contribuisce ad accendere una grande Speranza nel cuore di chi lo riceve».
Per informazioni: Gigliola Sartori, responsabile Lulabù Onlus, 327.6873616.