Il Trofarello Calcio fa 90 e riparte da zero, con una squadra tutta nuova e l’obiettivo di riportare il pubblico dei grandi numeri allo stadio, a tifare durante le partite domenicali, come ai vecchi tempi, quando il sodalizio sportivo era una furia inarrestabile e mieteva vittorie su vittorie. È il progetto dell’Associazione Sportiva Dilettantistica del Calcio Trofarello che qualche settimana fa ha presentato la squadra e la nuova strategia del gruppo dirigente: portare sulle tribune del Mazzola i tifosi. Tutto questo nell’anno in cui l’associazione calcio trofarellese festeggerà il novantesimo anno di fondazione. «Trofarello è tra le prime cento squadre della regione Piemonte e per questo abbiamo bisogno che tutto il paese ci accompagni nell’avventura che ci accingiamo ad intraprendere nella prossima stagione sportiva – spiega Alberto Scarino – Essere tra le prime cento squadre del Piemonte è una cosa importante perché significa avere quasi altre tremila squadre alle spalle e vuol dire che la società ha lavorato bene arrivando alla categoria Promozione passando dalle forche caudine dei Play Off, battendosi con tutte le migliori squadre della passata stagione». Confermato allenatore Enrico Mogliotti che è stato anche premiato come migliore allenatore. Il prossimo anno sarà particolarmente importante per il Trofarello Calcio perché festeggerà 90 anni di attività. Un traguardo che dimostra come vi sia una particolare radicalizzazione della squadra sul territorio sportivo piemontese. E proprio sulla radicalizzazione e sulla valorizzazione del territorio punta la squadra del nuovo Trofarello Calcio. «Abbiamo voluto puntare molto sulla localizzazione e sul senso di appartenenza della squadra alla città. Per questo motivo 10 giocatori della rosa di atleti sono trofarellesi, oltre al fatto che molti altri giocatori, che con la prossima stagione faranno parte del team hanno iniziato a giocare a calcio proprio a Trofarello per poi andar in altre società. Cosa farà il gruppo per far crescere la società? Massimo Brodella, patron della squadra: «Stiamo lavorando per ristrutturare l’impianto sportivo, il rifacimento del manto erboso per dare una giusta location alla categoria in cui saremo impegnati il prossimo anno. Stiamo lavorando con l’amministrazione per raggiungere i migliori risultati possibili». Ma l’impegno della società va oltre: «Nostro obiettivo primario sarà anche quello di ricostituire il settore giovanile con la presenza di tecnici qualificati. Alla base di ogni società sportiva c’è la scuola calcio che permette di crescere. Sono già presenti la sezione dei Pulcini. I presupposti per fare tornare il Trofarello ai fasti di un tempo ci sono tutti». Cosa si possono aspettare i trofarellesi dalla prossima stagione? «La squadra è cambiata tantissimo – spiega l’allentare Mogliotti – Ai primi di luglio siamo partiti nel lavoro di costituzione della nuova squadra con il direttore tecnico Nunzio Sinopoli. Sono stati introdotti giocatori nuovi che si affiancano a quelli che il Trofarello ce l’hanno nel cuore. Promettiamo che cercheremo di fare il massimo tutte le domeniche».
Entra nel gruppo dirigente Silvano Gallino, giocatore ed allenatore che oggi prende a due mani la sfida del senso di appartenenza e della trofarellesità puntando su una maggiore presenza dei bambini e del settore giovanile. «Sono rientrato da qualche tempo al campo di Trofarello e non ho trovato i bambini. A Trofarello i bambini devono tornare. Per questo obiettivo ho intenzione di impegnarmi al massimo. Abbiamo bisogno di persone che abbiano voglia di darci una mano per organizzare questo massiccio rientro dei ragazzi al Mazzola. Quindi a settembre inizieremo con i più piccoli con la scuola calcio e vedremo di far crescere tutte le squadre. Non sarà certamente un’impresa facile in quanto la concorrenza è copiosa e molto aggressiva. Ci sono scuole calcio in tutti i comuni del circondario. Per questo abbiamo bisogno che tutta la città ci supporti». Quali strategie utilizzerete per portare bambini e tifosi allo stadio? «Il porta a porta tra amici e conoscenti e, naturalmente, il canale della scuola con l’istituzione di corsi propedeutici in palestra negli orari scolastici con la presenza di istruttori bravi per insegnare bene il gioco del calcio» conclude Gallino. «Per avere più tifosi allo stadio è indispensabile che lavori bene la prima squadra – interviene Scarino – Tutti i dirigenti sono molto determinati per raggiungere questo obiettivo». Le prime partite il 22 ed il 27 agosto.
Roberto D’Uva