In un suo libro del 2008 lo scrittore napoletano Luciano De Crescenzo così descrive la tradizione del caffè sospeso, tipica della città partenopea: “Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo…”. Una piccola felicità da condividere con chi ha meno felicità o più sofferenza di noi. È questo lo spirito con cui a Trofarello è sbarcato il gelato condiviso alla gelateria Flipét di via Torino 29, il locale gestito dai tre fratelli Simone, Alessandro e Davide Gioda e dal loro papà, Lino. “Da tempo avevamo voglia di ‘fare qualcosa’ per gli altri in maniera concreta e alcuni giorni fa ci ha scritto un nostro cliente di Trofarello proponendoci di questa bella iniziativa a favore di CasaOz”.
Come funziona?
“E’ molto semplice: chi viene a gustare il gelato da noi può decidere di lasciare qualcosa, ciascuno secondo le proprie possibilità, per acquistare delle confezioni di gelato che costituiranno la merenda per i bambini di CasaOz”.
Da quando inizierete?
“L’inizio ufficiale sarà martedì 9 agosto, ma già la domenica 7 abbiamo testato l’iniziativa e abbiamo avuto la conferma di quanto immaginavamo: i trofarellesi hanno un cuore grandissimo e hanno risposto oltre ogni nostra più rosea speranza! Ma questo è solo l’inizio: siamo sicuri che i nostri clienti ci sapranno stupire. E anche noi, ovviamente, faremo la nostra parte…”
Ma chi è CasaOz?
CasaOz (www.casaoz.org) è innanzitutto una casa diurna per i bambini malati e per le loro famiglie. Un luogo in cui trovare riposo e ristoro, dove leggere, chiacchierare, condividere gioie, conquiste, progetti. Dove i bambini che affrontano la malattia possono trovare uno spazio sereno in compagnia delle loro famiglie e di persone capaci di condividere giorno per giorno difficoltà e conquiste.
Nata nel 2007, dal 2010 CasaOz si trasferisce nella nuova sede di corso Moncalieri 262, dove in questi anni ha accolto ed aiutato oltre 1600 persone.
Per le famiglie provenienti da lontano e che devono fermarsi a Torino per più giorni, all’interno di CasaOz sono stati allestiti quattro mini appartamenti autonomi, di 35 mq ciascuno, predisposti per 3+1 posti letto, e composti di un angolo cottura con cucina attrezzata, bagno e soggiorno. Sono le ResidenzeOz, una casa nella casa, un luogo dove sentirsi accolti, confortati, sostenuti e dove allo stesso tempo trovare la privacy e ricostruire, temporaneamente, “il proprio nido” che la malattia ha costretto a lasciare.
Ad oggi sono state ospitate circa 90 famiglie provenienti dall’Italia, ma anche dall’Albania, dal lontano Venezuela e dalle martoriate Irak e Siria.
La gelateria Flipét e CasaOz: cosa c’è di più bello che il sorriso di un bimbo quando è sporco di gelato?
Davide Roccati