CENTRO - Sono due donne ed un assessore esterno i nuovi volti del Visca bis. Abbiamo cercato di conoscerli un po’ meglio.
Paola Bertelle
Paola Bertelle vive a Trofarello, presso Valle Sauglio, 42 anni, sposata e madre di tre bambine riesce a conciliare al meglio lavoro e famiglia. Contemporaneamente agli studi per il conseguimento del diploma in Ragioneria, sotto la guida e lo sprone del padre imprenditore edile, si dedica all’azienda di famiglia occupandosi della parte amministrativo-contabile, non trascurando di operare nei cantieri, alla conduzione di mezzi pesanti. Dopo varie esperienze lavorative a carattere impiegatizio/contabile, approda – circa 15 anni fa – alla politica a Torino, collaborando attivamente in un Gruppo Consiliare. Attualmente lavora al Consiglio Regionale del Piemonte, presso la Direzione Amministrativa. Assessore… un commento alla vostra nomina? «Non nascondo che è stata una forte emozione vedere quanti cittadini di Trofarello hanno scritto sulla scheda elettorale il mio nome. La campagna elettorale mi ha consentito di parlare con molta gente ed illustrare quale sarebbe stato il mio impegno nel territorio. La fiducia dei cittadini mi rende orgogliosa e motivata a svolgere il mio mandato assessorile occupandomi delle problematiche rappresentate da chi è impegnato nel sociale e nella comunicazione culturale».
Come porterete un tocco femminile all’interno della giunta? «In quanto mamma di tre bambine ancora piccole, penso di poter portare l’esperienza della faticosa e difficile gestione della vita quotidiana, senza un approccio concreto ai problemi che, a parer mio, solo una donna è in grado di dare, “certe situazioni” risulterebbero di difficile risoluzione».
Che cosa avete pensato di realizzare tra le prime iniziative da proporre alla giunta, nei primi 100 giorni di mandato? «Dal momento che non ho esperienza diretta nella gestione della P.A. intendo dedicare i miei primi 100 giorni nella comprensione della ‘macchina’ amministrativa. Infatti, credo che la realizzazione anche del più piccolo dei desideri dei cittadini, non sempre risulta di facile conseguimento, dovendo passare attraverso la decisione unanime di tutta la Giunta Comunale».
Stefania Grazini
L’altro nuovo volto è Stefania Grazini, 41 anni, avvocato con specializzazione in diritto penale e processuale penale, mamma di Francesco 16 anni e Alessandro 2 anni e mezzo. Un commento alla vostra nomina? «Sono grata al Sindaco Gianfranco Visca per avermi accordato la sua fiducia e sono, altresì, grata ai miei elettori che mi hanno permesso di essere qui oggi. Amministrare è una grande responsabilità che affronterò con tutto l’impegno necessario, mettendo a servizio della nostra città tutte le mie competenze, acquisite con lo studio anche del diritto amministrativo e le mie esperienze maturate durante gli anni di professione relative ai rapporti con la ‘macchina’ della Pubblica Amministrazione».
Come porterete un tocco femminile all’interno della giunta? «Il mio essere donna non lo considero un quid pluris rispetto ai miei colleghi uomini; sicuramente per natura uomini e donne possono avere una percezione e sensibilità diversa rispetto ad alcuni argomenti e problematiche, ma proprio in questo risiede la vera ricchezza: nel confronto e nel dialogo tra le parti (uomini o donne che siano) che hanno visioni diverse».
Che cosa avete pensato di realizzare tra le prime iniziative da proporre alla giunta, nei primi 100 giorni di mandato? «Nei primi cento giorni del mio mandato mi dedicherò a due missioni imprescindibili: lo studio degli atti amministrativi e del funzionamento concreto della ‘macchina amministrativa’ del Comune di Trofarello e l’ascolto del cittadino.
Quest’ultimo sarà la pietra miliare sulla quale baserò il mio lavoro di Assessore, tant’è che a breve comunicherò i miei orari di ricevimento al pubblico cosicchè possa crearsi sin da subito la giusta sinergia con i cittadini che vorranno incontrarmi per propormi le loro idee ed espormi le loro esigenze, al fine di valutare la fattibilità e concretizzarle, ove sarà possibile, anche con la collaborazione dei miei stimati colleghi, nonché degli uffici preposti.
Di fatto ho già iniziato a conoscere tutti gli uffici e dipendenti comunali, i quali sono stati assai disponibili e collaborativi, che ringrazio qui pubblicamente, circostanza che mi aiuterà a svolgere al meglio il mio mandato».
Carmelo Bruno
Carmelo Bruno è nato il 3 gennaio 1980 a Torino. Vive a Poirino dal 2010. è iscritto ai Giovani Padani. è segretario della Lega Nord della sezione di Poirino ed è segretario di Circoscrizione del Chierese della Lega Nord.
Geometra, impiegato, gestisce il patrimonio immobiliare di una grande società assicurativa. Che cosa avete pensato di realizzare tra le prime iniziative da proporre alla giunta, nei primi 100 giorni di mandato? «Come assessore della Lega Nord viste le deleghe che mi sono state assegnate ho intenzione in prima battuta, discutendo anche con il sindaco, di creare e realizzare una consulta giovanile credo che Trofarello si possa partire da lì creando un vero e proprio consiglio comunale dei giovani tra i 18 ed i 25 anni di età. Partiremo dai 18 anni per evitare tutti gli adempimenti burocratici legati alla minore età. In questo modo i giovani potranno incontrarsi ovviamente regolamentando questo tipo di attività per esporre le problematiche legate alle politiche giovanili. Avrei piacere che all’interno di questa consulta fossero presenti tutte le anime ed i pensieri della città. Insomma tutte le forze politiche e non politiche. Questo può essere uno strumento per partire bene a parlare di politiche giovanili. Per quanto riguarda la Protezione civile sono uno dei padri fondatori di una associazione riconosciuta dalla Regione Piemonte nell’elenco e negli albi della Protezione civile già nel 2011. Qui ho avuto modo di capire e comprendere cosa significa protezione civile. Credo che a Trofarello partirò dal l’esame dei piani di Protezione civile. Entro 3, 4 mesi partirà un’operazione idonea alla sensibilizzazione dei comportamenti da tenere in caso di calamità naturale.
Magari andremo anche ad aggiornare i piani della sicurezza e della gestione delle emergenze. Andrò magari a verificare quelle che sono le attrezzature e cercare di aumentare i volontari di Protezione civile con un percorso di sensibilizzazione e preparazione professionale.
Queste sono le due tematiche su cui io vorrei iniziare a lavorare nei primi 100 giorni del mio mandato».