CENTRO – Con la vittoria di domenica 5 giugno (1 a 2), sul campo torinese del Victoria Ivest, la squadra di Mogliotti staccava il ticket per l’accesso al campionato di Promozione.
E si che non è stata una passeggiata. Al termine di un campionato che aveva visto per molte giornate i biancorossi al vertice della classifica, le ultime giornate pregiudicavano, con alcune prestazioni non all’altezza, quanto di buono fatto in precedenza.
La squadra di via Torricelli conquistava il terzo posto in classifica e l’accesso ai play-off. Una specie di lotteria, un campionato post campionato, che normalmente lascia accesa una flebilissima fiammella.
In successione capitan Gatti e compagni piegavano le ambizioni di Cambiano (1 a 0, al “Mazzola”, di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni, almeno un migliaio di persone). Da qui in poi per la formazione biancorossa, lo svantaggio del fattore campo ed un solo risultato a disposizione (la vittoria) contro squadre che si erano meglio piazzate al termine della regular season.
Era quindi la volta del Moncalieri, liquidato nella sua tana di Testona con uno striminzito -solo nel numero delle reti- 0 a 1.
A seguire si andava in quel di Castelnuovo Belbo, il cui campo veniva espugnato con un 2 a 3 che non lasciava spazio, però, a nessuna recriminazione da parte dei padroni di casa.
Si arrivava alla finalissima contro il Victoria Ivest, blasonata squadra metropolitana, arrivata al secondo posto nel suo girone, con oltre 70 reti all’attivo e la miseria di una ventina di gol incassati.
Era la sublimazione delle qualità tecnico-tattiche di quel grande conoscitore di calcio che è Enrico Mogliotti, il coach trofarellese, già giocatore e capitano dei trofarellesi, che alcuni anni orsono – con una cavalcata imperiosa in Coppa Piemonte – aveva guidato la squadra alla vittoria finale ed all’accesso al campionato di Promozione.
Il mister trofarellese, grazie alla tecnologia ed ai social, scovava il filmato dell’ultima partita dei torinesi e – dopo averla studiata minuziosamente – negli allenamenti antecedenti la gara, provava in allenamento tutte le contromosse per limitare gli avversari. E la squadra, come in quasi tutto il campionato, rispondeva senza esitazioni. Un pressing asfissiante a centrocampo, la ricerca della densità in zona nevralgica, un ritmo sostenuto per tutto l’incontro, la precisione negli interventi difensivi e la maggiore qualità nel reparto d’attacco (orfano di Mimmo “El Pistolero” Lamorte appiedato dal giudice sportivo) consegnavano ai trofarellesi la chiave del match.
Victoria Ivest -Trofarello 1-2
VICTORIA IVEST (4-4-2): Santomauro; Merico, Danielle; Lunardi (14′ st Volpe), Cara; Mina (28′ st Roeta), Barbino, Delli Santi, Riccardi; Valenti, Corrente (35′ Carangella). A disposizione Longobardi, Indino, Muratore, Scappatura. All. Barbino.
TROFARELLO (4-3-2-1): De Basio; Grandi, Pavesio, Arlorio, Milana; Pezzano (39′ st Clari), Gatti, Allasia (37′ st Tartaglia); Romano, Aiello, Francesco Bosco (26′ st Tosatto). A disp. Lopreiato, Rosso, Andrea Bosco, Drazza. All. Mogliotti.
Arbitro: Bortolussi di Nichelino.
RETI: 32′ Arlorio (rig.), 12’ s.t. Romano, 14′ s.t. Cara (rig.)
Note: espulsi Danielle (30′ pt) per fallo su ultimo uomo, Santomauro e Romano (48′ st) per comportamento scorretto. Ammoniti Valenti, Grandi, Lunardi, Barbino, Aiello, Longobardi.
Recupero: 3’ nella prima frazione, 4’ al termine dell’incontro
Il “filmato” della stagione
Un buon sceneggiatore ne potrebbe trarre spunto per un film.
Dopo una stagione burrascosa culminata con una lacerante retrocessione in Seconda Categoria, il Trofarello – a luglio 2015 – otteneva il ripescaggio e si allineava ai nastri di partenza del campionato di Prima Categoria. Enrico Mogliotti veniva chiamato al capezzale di un paziente già defunto: di fatto non esisteva più la squadra. Il tecnico con il suo staff (Lillo Petruzzelli e Francesco Trovato), con il supporto di Nunzio Sinopoli e con la supervisione del Direttore Sportivo Alessandro Della Rocca allestiva una formazione che potesse essere competitiva ad alti livelli. I risultati, dopo una brevissima preparazione, non sembravano dargli ragione in Coppa Piemonte, ma cominciavano subito a sorridergli in campionato.
Si profilava, quasi da subito, un testa a testa con il Moncalieri.
Nella finestra di mercato invernale, con due blitz notturni, Della Rocca e Mogliotti facevano loro le prestazioni sportive di Lamorte e dell’incredibile Milana.
A gennaio la drammatica scomparsa di Alessandro Della Rocca, annientato da un infarto, lasciava un vuoto incolmabile in tutto l’ambiente.
Il girone di ritorno era un inseguimento alla lepre Moncalieri che, nel finire del campionato, veniva raggiunto. Quando tutto appariva in discesa le sconfitte di Sommariva Perno e Cambiano minavano le certezze del gruppo. Era il momento chiave della stagione. Il trainer doveva rivestirsi da psicologo. E quando la possibilità di arrivare primi era svanita in favore della Nuova Sco (liquidata 5 a 1 nella gara di andata e 0 a 3 al ritorno) Mogliotti decideva di fare un richiamo della “preparazione” in vista dei play-off. Mai scelta fu più azzeccata. Gatti e compagni, un poco spremuti nelle ultime giornate, ritornavano pimpanti e pronti a scrivere una delle più belle pagine del calcio trofarellese asfaltando tutti gli avversari.
(as)