CENTRO – Bilancio della Festa dell’amarena con il presideente della Pro loco Mario Cassardo che appare abbastanza soddisfatto dell’andamento delle sei serate. «Quest’anno la fiera potrebbe apparire apparentemente ridimensionata – esordisce Cassardo – Certo la Festa dell’Amarena è figlia anche di problemi economici. Lo dimostra il ridimensionamento del ballo in quanto c’è sempre meno gente che ama il liscio e lo balla. In realtà però questo ridimensionamento è una sorta di rimodulazione della festa. Abbiamo cambiato lo spirito. Quindi non abbiamo avuto più il costo della balera e le spese delle orchestre di professionisti, molto costose. La pista è stata sostituita da un palchetto meno costoso ma egualmente frequentato. In questo modo abbiamo rivalutato il valore di una volta, quando si ballava sull’aia gratuitamente e le persone ballavano con un po’ di musica. Abbiamo quindi così un recupero delle tradizioni popolari delle fiere di una volta. Così come abbiamo recuperato nei giorni festivi la fiera come mercato, con l’allestimento di uno spazio per la vendita di prodotti artigianali ed hobbisti e prodotti tipici. C’era perfino uno stand con dolci ungheresi. Un po’ un recupero di antiche tradizioni che ha visto la presenza di una quarantina di banchi».
Parliamo di affluenza di pubblico?
«Indubbiamente la pro loco ha subito quest’anno una grossa battuta d’arresto dovuta dal maltempo con pioggia proprio negli orari di cena. Un altro fattore che ci ha procurato qualche problemino è stata la chiusura della campagna elettorale che nella giornata di venerdì ha visto i gruppi candidati offrire cene e apericene che hanno frenato notevolmente l’affluenza alla mensa della festa dell’amarena. Hanno anche influito quattro giorni di ponte. Il bilancio tutto sommato non è andato particolarmente male. Avendo limato un po’ le spese dovremmo andare a quadrare i conti. Aggiungo questo particolare ma assolutamente senza polemica: avendo chiesto i bidoni per la raccolta differenziata, abbiamo già ricevuto la bolletta per i bidoni per la raccolta dei rifiuti di quasi 1500 euro di immondizia per 6 giorni di festa. Questo è un dato di fatto: le spese fisse stanno diventando una voce troppo insistente e pesante del bilancio della festa. Difficili da affrontare. Queste voci valgono per l’energia e per tutto quello che rappresenta le utenze. è veramente diventato pesante per gli oneri fissi che ci sono. I margini si assottigliano sempre più. I prezzi sono rimasti pressocché invariati, anche perché non si può andare a chiedere somme troppo alte per una cena. A nostro vantaggio c’è il fatto che il lavoro è dei volontari e che la pro loco ha aperto il circolo che ci permette di avere un flusso di cassa mensile e quindi anche di poter affrontare un determinato discorso di spese. La fiera infatti, come occasione di introiti, non permetterebbe la vita della proloco. Comunque, nonostante un po’ di amarezza, questo mio ragionamento non è assolutamente una lamentela. è una questione di fatto, proprio perché gli oneri fissi sono sempre di più».
Progetti per il prossimo anno? «Il prossimo anno si vedrà. Io ho già preannunciato che non sarò presente come presidente. Se mi chiederanno una mano glie la darò. Spero comunque che verrà mantenuta la tradizione perché è l’unica festa di piazza esistente ancora in città. Il patrocinio di san Giuseppe è solo quattro giostre. Speriamo che la nuova amministrazione dia una mano alla pro loco. L’unico rammarico resta quello di non essere riuscito a trasmettere il messaggio della magnificenza della struttura di piazza Europa che avrebbe bisogno di una maggiore manutenzione per essere tenuta in efficienza».