La battaglia giudiziaria, cominciata all’incirca un anno fa, tra l’azienda trofarellese Neve Cosmetics e la multinazionale tedesca Beiersdorf è ufficialmente terminata.
Con un annuncio sulla propria pagina Facebook, la Neve Cosmetics ha infatti rassicurato i propri seguaci sul raggiungimento di un accordo pacifico che tutela entrambi i marchi, precludendo la loro confondibilità e ponendo fine al contenzioso.
Causa scatenante la controversia: la presunta confondibilità dei marchi “Neve” e “Neve Make Up” con il ben più famoso “Nivea”.
Tutt’altro che uno scontro tra titani, ma più verosimilmente una battaglia alla Davide contro Golia, considerata l’evidente differenza dimensionale tra le due aziende: una piccola realtà imprenditoriale quella trofarellese e un colosso internazionale la multinazionale tedesca.
La divergenza è ben chiara soprattutto a livello produttivo: l’azienda nostrana è infatti specializzata nella produzione di cosmetici minerali, bio e non si occupa di larga distribuzione. Insomma, risorse e target completamente agli antipodi.
Nonostante questi presupposti, la questione è finita dritta dritta nelle aule giudiziarie e nel settembre 2015 il Tribunale di Milano si è pronunciato con una sentenza in primo grado con la quale è stata riconosciuta la celebrità globale del brand Nivea, nonché l’impossibilità di utilizzare il termine “neve” da parte della concorrenza nel settore cosmetico.
La questione ha scatenato un vero tam tam sui social, generando petizioni online e hastag quali #iostoconneve, a strenua difesa della piccola realtà di Trofarello.
Marco Aghem, amministratore delegato di Neve Cosmetics, ha fin da subito manifestato la volontà di difendere la sua azienda per evitare ogni confusione con la multinazionale teutonica, fino all’annuncio, pochi giorni fa, della fine della controversia. Tutto è bene quel che finisce bene insomma.
Federica De Marco