CENTRO - Solo posti in piedi venerdì 18 al Marzanati, in occasione della presentazione della lista del Movimento Cinque Stelle. La serata è stata aperta dai due consiglieri comunali che si sono avvicendati, Enrico Rui e Massimo Bertero. A loro il compito di confutare un’accusa spesso rivolta ai 5S, ovvero il “non aver fatto nulla di concreto”. Rui e Bertero hanno esposto un lungo elenco di mozioni ed interpellanze presentate, quasi tutti respinte, rimarcando che anche le poche mozioni da loro proposte accolte dal consiglio comunale non hanno poi trovato concreta attuazione.
Dopo un intervento del senatore Alberto Airola hanno preso la parola alcuni candidati. «Non siamo una lista civica, siamo orgogliosi di contribuire ad un progetto politico complessivo. Facciamo politica per scopi collettivi, non personali».
Con una votazione del gruppo è stata individuata in Anna Friscia la candidata alla carica di sindaco. 45 anni, laurea in Economia e Commercio, moglie di Massimo Bertero e tre figlie, tutte frequentanti le scuole trofarellesi, rivendica: «In questi anni siamo cresciuti “praticando” gli atti amministrativi. Abbiamo messo a punto le linee di programma, 27 pagine, disponibili a tutti. Quattro i punti sui quali dobbiamo intervenire con urgenza: la manutenzione delle strade, pulizia e sicurezza, la riqualificazione delle aree verdi pubbliche, il dare risposte al disagio sociale e il fornire concrete proposte di sviluppo economico – così Anna Friscia – Siamo consapevoli che vi sono aspetti sui quali non potremo dare una risposta immediata, perché discendono da decisioni prese da altri prima di noi. Uno su tutti lo stravolgimento urbanistico che Trofarello ha subito a causa del piano regolatore adottato dalla sinistra e puntualmente realizzato, con alcune varianti, dalla destra».
Della problematica della manutenzione delle strade ha parlato il candidato Franco Landi, 70 anni, pensionato dal passato professionale importante. Punta alla revisione delle opere sin qui eseguite e all’introduzione di controlli puntuali sui lavori da eseguire. Pulizia e miglioramento del servizio Covar, educazione civica, videosorveglianza e messa in sicurezza del territorio gli altri aspetti esposti.
Aree verdi, giardini pubblici da riattrezzare, qualità della vita nell’ottica di una giovane mamma il fulcro dell’intervento della candidata Eliana Salanitri.
Il candidato Leonardo Castiglione pone al centro dei suoi interessi il sociale: «Vogliamo realizzare una versione comunale del reddito di cittadinanza. Non si tratta dei 780 euro mensili del progetto nazionale, le casse comunali non lo consentirebbero. Tuttavia vincoleremo parte del bilancio a favore di chi ha bisogno, con regole precise e bandi semestrali per l’assegnazione. Introdurremo il baratto amministrativo, come forma di pagamento delle imposte comunali mediante lavoro a favore della comunità, mettendo così in condizione di adempiere anche coloro non abbiano la possibilità finanziaria di farlo». Green economy ed opportunità di lavoro per i giovani gli altri argomenti trattati.
Reddito di cittadinanza anche per il candidato Fabio Bianco, che aggiunge un tassello al progetto 5 Stelle per Trofarello: «Le somme erogate saranno spendibili solo in città. In tal modo si darà un impulso all’economia locale. Vogliamo inoltre introdurre uno sportello informativo per l’aiuto alle “partite Iva” e l’accesso al micro credito. Infine valorizzare con piccoli progetti, concretamente realizzabili, il territorio dando così impulso al turismo».
Per concludere Anna Friscia ha ripercorso gli ultimi cinque anni, criticando con decisione le scelte sin qui effettuate e rilevando come delle tre grandi promesse fatte in occasione delle passate elezioni (nuova caserma, casa della salute e case popolari di via Nenni) nemmeno una sia divenuta realtà. «L’assessore al bilancio è oggettivamente molto bravo a trovare denaro – così la Friscia – ma tutti questi fondi non hanno concorso a migliorare la qualità della vita dei trofarellesi. Nulla di quanto promesso è stato realizzato, in compenso si sono spese cifre iperboliche in marciapiedi ed in una piscina anni settanta. I giovani pare non esistano negli interessi dell’amministrazione, si è preferito spendere 67mila euro per un parcheggio. Il nostro primo atto sarà andare in Comune e fare un serio esame dei numeri. Occorre fare chiarezza. Personalmente sento una grande responsabilità per l’impegno che sto assumendo ma sono confortata dal sostegno di un bel gruppo, che era e resterà aperto a tutti, con tanta voglia di fare. Partecipazione e confronto sono caratteristiche peculiari del Movimento».
Sandra Pennacini