Centro – Martedì mattina alle 11 la Piadineria Bepiciccio è stata allegramente invasa delle classi terze delle sezioni A e B della scuola Primaria Rodari di Trofarello.
I bambini hanno ascoltato attentamente Alessia Peruffo, la titolare, mentre raccontava loro la storia della piadina e mentre spiegava quali sono gli ingredienti necessari per l’impasto e come si deve preparare: 170 grammi, con una tolleranza di più o meno 2 grammi, regola che i bambini hanno applicato con uno scrupolo degno dei migliori chef!
«Sono due classi che da sempre lavorano assieme” raccontano le maestre “e volevamo concludere l’anno scolastico in maniera gioiosa, con un’esperienza che rafforzasse ancora di più la socializzazione tra i bambini».
«In più – aggiunge una collega – è un laboratorio che contribuisce a sviluppare la capacità di manipolazione e offre ottimi spunti di approfondimento sul tema della nutrizione. Inoltre, i bambini cominciano a ragionare sul peso, un concetto matematico sul quale si comincerà a lavorare il prossimo anno, ma che è un bene introdurre con concretezza già ora».
Perché avete scelto proprio la Piadineria Bepiciccio?
«Alcune colleghe avevano già sperimentato il laboratorio e si erano trovate molto bene. Inoltre, tra il nostri obiettivi didattici è presente la conoscenza (a volte la scoperta!) del territorio, per cui abbiamo colto al volo l’occasione».
I bambini hanno poi mangiato il frutto del loro lavoro, scoprendo, in alcuni casi, un cibo artigianale nuovo, molto diverso dai prodotti industriali che vengono presentati come uguali a quelli fatti in casa. L’esperienza si è conclusa con la consegna di un diploma di partecipazione al laboratorio, che attesta anche la bontà e la ricchezza delle iniziative che si possono creare sul nostro territorio. A volte basta solo parlarsi…
Davide Roccati
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