Si chiama India, e se è vero che nel nome a volte sta scritto in parte il destino di un essere vivente allora si capisce perché le piace così tanto viaggiare.
Non ci sarebbe nulla di strano se India non fosse un gatto, per la precisione una gattina, e se il mezzo di locomozione preferito non fosse il treno, per la precisione Italo.
India ha circa 10 mesi di vita ed è già andata due volte da Torino a Salerno, e ritorno. Cosa che non molti umani hanno fatto in una vita intera. Certo India non è autosufficiente, non ha ancora provato almeno a fare questo lungo viaggio da sola. L’ha accompagnata Andrea, il ragazzo con cui vive dalla scorsa estate a Trofarello.
Animali che viaggiano in treno o anche in aereo ce ne sono tanti, ma di solito sono chiusi nelle apposite gabbiette, in cui stanno più o meno volentieri ma da cui non escono, per la loro sicurezza e quella degli altri viaggiatori. India no, ha percorso quattro volte i 900 chilometri che separano le due città all’esterno del trasportino, attratta dal paesaggio che scorreva fuori del finestrino.
India è nata libera ma prigioniera di un destino che spesso riserva ai gatti come lei, i randagi, una vita grama, per colpa di molte persone intolleranti. Lei ha avuto la fortuna di trovare qualche anima pia che si è presa cura della cucciolata e poi di incontrare Andrea, che l’ha portata a casa e le ha regalato un’esistenza dignitosa. Forse per questo ha deciso di ripagare il suo amico tenendogli compagnia in questi lunghi viaggi.
Andrea racconta, come se fosse una cosa normale,che India ha trascorso le ore di viaggio seguendo un film sull’I-pad (“le piace tanto la televisione, invece odia la musica”) e guardando il panorama. Senza dare fastidio a nessuno, anzi senza muoversi dal proprio posto. Del resto, precisa Andrea, “io non starei 5 ore in una gabbia senza ribellarmi, non vedo perché dovrebbe starci il mio gatto”.
Facile pensare che India e Andrea prenderanno altri treni, faranno altri viaggi. Anzi, lui già pensa a una nuova esperienza. “Voglio modificare un trasportino per fermarlo alla mia Vespa e andare in giro con India, d’estate. Non lunghi viaggi, soltanto qualche gita”.
E’ sicuro che a India piacerà. Il gatto viaggiatore non disdegna nessun mezzo di trasporto.