Il 13 maggio si apre la causa tra il fallimento Alpe Costruzioni ed il Comune. L’amministrazione respinge le accuse e si dichiara tranquilla.
TROFARELLO ROCCHETTE – Mentre piovono sulla città i fondi del CIPE per il completamento della scuola La Pace, ancora non si intravede la fine delle innumerevoli vicissitudini giudiziarie che hanno caratterizzato l’opera sin dall’inizio della sua realizzazione.
Massimo Gramondi, curatore fallimentare della ditta Alpe Costruzioni Srl, prima azienda ad aggiudicarsi l’appalto relativo all’ampliamento della scuola, poi allontanata dal cantiere e successivamente fallita, ha promosso causa contro il Comune. La tesi accusatoria è quella che la risoluzione del contratto tra il Comune e la ditta Alpe sia avvenuta con un atto illegittimo, preso unilateralmente da parte dell’amministrazione. Il legale del curatore fallimentare contesta la fondatezza dei motivi dell’allontanamento dal cantiere dell’azienda, con conseguente richiesta danni.
Il sindaco Visca si dichiara tranquillo e precisa: «Il Fallimento della società Alpe Costruzioni ha agito nei confronti del Comune di Trofarello, accampando pretese su asserite somme che ancora gli competerebbero per i lavori eseguiti presso la scuola La Pace. Tuttavia a fronte della risoluzione contrattuale correttamente operata, secondo il Codice Appalti, dal Comune di Trofarello per i gravi inadempimenti cui si era resa responsabile la allora Società Alpe Costruzioni srl, le richieste sono infondate in fatto ed in diritto. La risoluzione non è mai stata oggetto di impugnativa avanti al TAR e, pertanto, è cristallizzata nei suoi effetti giuridici ed amministrativi. Il Comune di Trofarello, ha dato incarico al proprio legale, avvocato Stefano Vaccino, di resistere in Giudizio, al fine dell’accertamento degli inadempimenti e gravi responsabilità tutte riconducibili unicamente alla società Alpe Costruzioni. La prima udienza è convocata il prossimo 13 maggio ed il Comune si è già costituito in causa».
Dai banchi dell’opposizione il coordinatore di Proposta, Gianluca Mantoani, dichiara: «Siamo dinnanzi all’ennesimo capitolo giudiziario che riguarda La Pace. Sono davvero molte le vicende legali che si sono sviluppate attorno a quest’opera, troppe. La transazione sottoscritta qualche tempo fa con i professionisti era stata fatta passare come il capitolo conclusivo della vicenda, una scelta attuata per chiudere definitivamente ulteriori contenziosi. E invece ecco che le scelte dell’amministrazione portano nuovamente il nostro Comune in giudizio. Noi crediamo che ci siano ancora molte le cose da sapere su La Pace. Per cominciare chiederemo l’accesso agli atti per verificare a quanto ammontano le spese legali connesse alla realizzazione di questa scuola».
Sandra Pennacini
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