Segnalato un sospetto focolaio su un pino trofarellese
CENTRO – Parte da un cittadino, Riccardo Bosco, la segnalazione della presenza di un sospetto focolaio di processionaria del pino sul nostro territorio.
La processionaria è un insetto altamente distruttivo che priva le pinete di parte del fogliame compromettendone il ciclo vitale. Inoltre durante lo stadio larvale presenta una peluria che risulta urticante per animali e uomo. Causa broncospasmo e difficoltà respiratorie nell’adulto e per bambini ed animali risulta essere molto pericolosa in caso di ingestione.
L’amministrazione, nel ringraziare della segnalazione, che interessa una singola pianta, fa sapere di aver provveduto ad effettuare le opportune verifiche.
Precisa il sindaco Visca: «Gli interventi per eliminare l’infestazione, come previsto dal decreto di lotta obbligatoria, devono essere messi in atto dai proprietari degli alberi infestati. Non ci sono enti pubblici incaricati di intervenire direttamente per distruggere i nidi o effettuare trattamenti insetticidi contro le larve. La lotta contro la processionaria del pino, in applicazione di quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 17 aprile 1998, n° 356 è obbligatoria “nelle aree in cui la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo e possa costituire un rischio per la salute delle persone o degli animali”. In collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, il Settore Fitosanitario Regionale ha proceduto all’individuazione di tali aree nel territorio regionale, adottando come soglia di rischio la presenza anche di un solo nido nei parchi o nei popolamenti arborei con frequentazione umana, o di animali domestici, di 2 nidi ogni 10 piante nelle pinete adulte e di 1 nido ogni 10 piante nei giovani rimboschimenti. Nelle aree in cui tale soglia viene superata vengono imposti gli interventi opportuni. Nel caso specifico, trattandosi di un singolo caso, abbiamo provveduto a contattare il proprietario dell’albero in questione affinché possa intervenire nel più breve tempo possibile».
Sandra Pennacini