La terra, i suoi profumi, i suoi sapori, la sua genuinità. È quanto ritroviamo nella Cooperativa Agricola Produttori di Trofarello, in piazzale Sussio, di fianco al Marzanati.
Incontriamo i suoi soci.
Mario Vidotto, il presidente, è titolare di un’azienda agricola situata in collina dove produce ortaggi, frutta e dove alleva i bovini da cui proviene la carne in vendita nella Cooperativa. Marco Biino è il titolare dell’azienda “Fruttirossi”. Produce ortofrutta e piccoli frutti ed è titolare dell’omonimo agriturismo. Giovanni Molino, anche lui titolare di un’azienda situata in collina, produce ortaggi; infine, Maurilio Coggiola, vicepresidente, è il titolare dell’unica azienda della pianura tra le quattro presenti. Produce soprattutto verdura ma anche frutta. Sono i volti nascosti (o quasi) della cooperativa, che si presenta al pubblico della “casetta” attraverso i volti noti di Anna, Barbara, Renza e Vally.
Quand’è nata la cooperativa?
«Esattamente il 21 maggio 2006 e da allora è cambiata un po’ la compagine sociale ma si è molto ampliata l’offerta. In modo particolare, collaboriamo con una dozzina di produttori di formaggi, vini, riso, legumi, uova ed altro che trasformano direttamente e che ci riforniscono dei prodotti finali».
Come scegliete i vostri fornitori?
«In base a requisiti molto seri. Intanto devono possedere al loro interno tutta la filiera, dalla materia prima al prodotto finale. Ad esempio, se sono allevatori, devono confezionare latte, yogurt e formaggi. Inoltre, noi visitiamo personalmente tutte le aziende prima di sceglierle come partner, e vediamo con i nostri occhi i campi, gli allevamenti, gli stabilimenti di produzione e confezionamento. E assaggiamo tutto!»
Un lavoro duro…
«Anche piacevole, ovviamente. Lo facciamo perché è necessario che i nostri clienti sappiano cosa mangiano, da dove arriva il cibo e chi lo produce. Comunque, tutti i nostri partner hanno sottoscritto un disciplinare molto stretto con gravi penali per chi sbaglia».
Un mix vincente quindi.
«Sì, assieme ai nostri prodotti locali questa scelta si è dimostrata vincente. Oggi è necessario presentare una gamma molto ampia di prodotti, sempre di qualità. Ad esempio, il nostro produttore di mozzarelle di bufala è di Carmagnola ed è uno dei due soli allevatori di bufale del Piemonte».
Da qualche tempo avete prodotti “esotici”, per il Piemonte o per la stagione…
«Abbiamo cercato anche in questo di soddisfare le richieste dei clienti, acquistando carciofi, agrumi, angurie e meloni da fornitori scelti con il medesimo criterio. Persone serie che garantiscono prodotti di qualità. Abbiamo anche modificato alcune tecniche di coltivazione per allungare i periodi di raccolta dei prodotti di Trofarello. Tutto naturale: sono le serre ad aiutarci quando il tempo non è clemente!»
Qui si può fare la spesa alimentare praticamente completa.
«L’importante è dare la qualità. Qualche cliente ricerca quasi solo i prodotti di stagione, coltivati a Trofarello, ma la maggior parte della clientela ha apprezzato ogni aggiunta alla gamma dell’offerta. D’altra parte, non possiamo tenere aperto d’inverno offrendo solo insalata! Per ogni prodotto evidenziamo il luogo di origine in modo che sia trasparente la provenienza».
Nella verdura e nella frutta, comunque, il vostro prodotto fa la differenza…
«Certamente! Se fuori stagione si vendono quattro o cinque cassette di zucchine al giorno, quando portiamo le nostre, con il fiore bello e ancora attaccato, ne vendiamo quindici cavagne! Il prodotto locale, raccolto nella giornata o addirittura poche ore prima della vendita, ha un sapore, un profumo ed un gusto che non può avere il prodotto raccolto ancora acerbo in Spagna o in Turchia, immagazzinato, trattato con i conservanti e trasportato per giorni fino alla grande distribuzione».
La chimica è molto presente in agricoltura?
«È notizia di tutti i giorni il fatto che le analisi ritrovino conservanti, additivi chimici, pesticidi nei cibi. Soprattutto per la frutta e la verdura che arriva dall’estero, a cui vengono dati dei trattamenti accettati nei paesi d’origine ma vietati in Italia. Il cibo deve essere salute!».
Veniamo al nostro territorio: voi avete dei rapporti con gli altri commercianti?
«No e non c’è un’associazione di commercianti; oltretutto, noi siamo produttori. All’inizio, poi, c’è stato un problema: siamo stati identificati politicamente con il colore della giunta che ha favorito la nascita della cooperativa, anche se tutta l’opposizione ha da subito abbracciato l’idea. Ma questo ha fatto nascere dicerie e inesattezze. Ad esempio, non è vero che questa casetta, di proprietà del Comune, sia in uso gratuito: noi paghiamo un affitto in linea con quelli del mercato degli affitti».
Un ultimo messaggio ai trofarellesi?
«Venite a provare la qualità, la freschezza e la cura dei prodotti al giusto prezzo. Qui non troverete prezzi stracciati o offerte, ma prezzi giusti. E quando abbiamo abbondanza di produzione, i prezzi si abbassano sempre!»
Davide Roccati
ringrazia gli inserzionisti