Gli scatti del Fotoclub Neyrone a Cambiano sino al 29 marzo
La trofarellese Carla Ciampoli: «Una foto mi permette di fermare il tempo quando voglio, cosa desiderare di più?»
Centro – La passione per la fotografia dei membri del fotoclub Neyrone travalica i confini della nostra città.Nel dicembre 2014 sono state esposte a Milano le opere dei nostri concittadini, ospiti del prestigioso Circolo Fotografico Milanese. Il cambianese Carlo Magenis, socio sia del circolo di fotografia Autofocus di Cambiano che del Fotoclub Neyrone, ripropone ora gli scatti nella mostra “Da Milano a Cambiano”, inauguratasi sabato scorso. 
<< Mi sono fatto promotore di questa iniziativa, che rientra nel più ampio progetto del Cambiano Foto Festival, in quanto l’esposizione tenutasi a Milano ha riscosso un grande interesse. Quando il Comune di Cambiano ci ha concesso l’uso di un locale da adibire a mostre ed iniziative culturali, ho colto l’occasione per mostrare questi scatti di valore ad un pubblico più vasto. Da qui il titolo della mostra “Da Milano a Cambiano” – spiega Magenis – Protagoniste saranno le
fotografie, che rappresentano i temi più disparati, realizzate dagli artisti del Fotoclub Neyrone di Trofarello: Pastrone, Chiantaretto, Ciampoli e Valesio, per citarne alcuni. Ogni autore presenta un suo autoritratto, la sua foto preferita e le foto che ha presentato al CFM di Milano. Nel mio caso si tratterà di ritratti. Ad arricchire il tutto, saranno esposte anche alcune opere scultoree del noto artista Giovanni Borgarello>>. Ha scelto Parigi quale protagonista delle sue foto Carla Ciampoli. Le chiediamo di parlarci dei suoi scatti e di cosa rappresenta per lei la fotografia. <<Le foto 
presenti alla mostra sono state scattate a settembre 2014. La mia preferita è stata fatta in una via di Montmartre. Amo molto le atmosfere pacate, amo fotografare con le luci della sera. Quando ho incrociato la via e ho girato lo sguardo, non ci ho pensato due volte. Ho appoggiato il cavalletto, inquadrato e scattato. La simmetria delle luci, e il soggetto che pareva messo di proposito sotto la luce, mi hanno rapito – e prosegue – Le altre foto sono state scattate nel metrò, alla Défense e al museo del Louvre. Per me fotografare rappresenta puro divertimento, l’evasione dallo stress di tutti i giorni. Mi mette in pace, come in un universo parallelo. Quando fotografo mi estraneo completamente. In più una foto mi permette di fermare il tempo quando voglio, cosa desiderare di più?>>
La mostra – ad ingresso libero – in Cambiano, via Cavour 4, resterà aperta sino al 29 marzo, nei seguenti orari: lunedì 10.00 – 12.00, sabato 16.00 – 18.30 e domenica 10.00 – 12.00. Sandra Pennacini
Autori
Gli autori che espongono nella Mostra Fotografica “Da Milano a Cambiano “ sono:
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Tenerezze: perché il cuore non riconosce l’anagrafe né i limiti del corpo. Perché anche il tramonto può essere pieno di dolcezza.
Andreis Enrico
Avataneo Carlo
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Animali da cortile, domestici: quelli che ci sono più vicini. Accorgersi di loro è restituire la dignità a compagni umili e discreti.
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Marine fatte di onda e roccia e luce. Sintesi tra sensibilità di oggi e nobili ricordi del passato.
Chiantaretto Augusto
Ciampoli Carla
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L’incontro con una città: interpretazione intima di emozioni e di suggestioni estetiche.
Gorgerino Filiberto
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Espone : Autoritratto e BN
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Un fotografo innamorato dell’arte, discreto e rispettoso nell’avvicinare da par suo una comunità di Artisti
Ivaldi Willy
Ladetto Pieremilio
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Espone : Autoritratto e un volto femminile
Longo Renato
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Espone: Autoritratto e un’ immagine a colori
Magenis Carlo
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La seduzione senza se e senza ma della bellezza femminile
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L’allegria dell’acqua e dei bimbi e la sorprendente, liquida trasformazione della forma
Montesano Matteo
Pastrone Claudio
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Fotografare i bambini: scandire il passare degli anni, evoluzione delle iconografie, ma soprattutto racconto del rapporto tra il Fotografo e il soggetto più bello.
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L’occhio creativo. Immagini come frutto di inimitabile intuizione visiva, fragili e necessarie come un sorriso
Sonnati Marino
Umilio Andrea
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Un sottile filo di fumo che sappiamo fatto di nulla e di aromi. Scopriamo però che può essere declinato in imprevedibili forme.
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Un mondo visto dall’alto in una sequenza di equilibrata composizione, un mondo che ad un tratto si specchia a testa in giù
Valesio Vittorio
Vercellio Marina
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Suono e colori. Figure stemperate nel “mosso”, quasi ad acquistare una valenza ritmica
Visca Gianfranco
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Espone : Autoritratto e immagine femminile
