Il progresso non corre più sul filo

0715 cabinaCentro – Tempi che cambiano. E i simboli ormai familiari alle persone di qualche generazione fa iniziano a essere pian piano eliminati. Hanno segnato un’epoca le vecchie, care cabine telefoniche. Chi, qualche decina di anni fa non ha dichiarato il suo amore con il fiato sospeso a quella pesante cornetta? Chi non ha finito i gettoni per sentire quelle voci care mentre un signore spazientito batteva sulle pareti di quella rossa e angusta “stanza dei segreti”?
Spuntate come funghi a partire dagli anni sessanta sono state un pezzo di storia insieme a quei gettoni dorati così noti da essere usati quasi come si trattasse di moneta corrente. Gettoni che già da molto tempo erano andati incontro al proprio triste destino sostituiti da schede prepagate, anche queste ormai quasi introvabili.
Ora, complice il deciso cambio di abitudine dei consumatori e il progresso che avanza – ormai tutti hanno un cellulare in tasca – è  ora di lasciarle andare, di smantellare questi piccoli confessionali che hanno raccolto per tanto tempo ansie, timori, confidenze, che hanno assistito a dichiarazioni, addii, belle notizie da festeggiare. La Telecom, anche se a rilento, continua con il suo progressivo piano di dismissione iniziato nel 2010 e le cabine telefoniche pubbliche di Trofarello saranno rimosse a partire da questo mese.
Quella in piazza Generale Sussio a fine febbraio e quella in via Torino angolo via Cesare Battisti a giugno (anche se le date di affissione degli avvisi sono assai approssimative).
Se qualcuno desidera opporsi può motivare la propria richiesta spedendo una mail certificata all’indirizzo cabinatelefonica@cert.agcom.it.
Tutto cambia, tutti si cambia. L’unico che non potrà più cambiarsi dopo questi smantellamenti sarà Superman.

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