CENTRO – Il sindaco Gianfranco Visca non accetta le accuse sul Movicentro del Movimento 5 Stelle ed entra nel merito a gamba tesa: «Non capisco se questo è accanimento in mancanza di altri argomenti o se veramente ignorano le notizie – esordisce Visca – Per il Movicentro non si può parlare di sordina visto quante sono state le delibere consiliari e quanta comunicazione ne è stata data dagli organi di stampa. Si è persino giunti ad indire un convegno, molto partecipato. E poi chi è uso come loro a frequentare la rete può vedere quante notizie e relazioni sono pubblicate sull’argomento Movicentro Regione Piemonte. Chi fa “impresa” non sempre ha bisogno di capannoni ma anche di strutture diverse: chi insedierebbe un servizio ai viaggiatori, un housing sociale, una farmacia, una biblioteca, una lavanderia, uno studio dentistico o medico ecc. in un capannone? Le esigenze funzionali e architettoniche, bisogna spiegarglielo, sono diverse. I Grillini non hanno capito e pertanto non sanno esporre ciò che la Regione ha indicato nel piano di assetto idrogeologico.
Non hanno compreso che con questa vasca si creerebbe sicurezza anche per la viabilità e gli edifici a sud della ferrovia. Non conoscono la legge urbanistica regionale che detta le linee guida per la gestione del territorio e le regole per modificare le scelte. Non è semplice come un twett o una comunicazione su facebook. Il nostro Piano Regolatore attuale data 2001, ma l’area in questione ha la stessa destinazione dal 1972. Non capisco perché li disturbi così tanto il piano regionale di riassetto delle farmacie ed invece non li sento affatto preoccupati sul problema del reparto di emodinamica dell’Ospedale di Moncalieri.
Per altro credo che l’apertura di una nuova farmacia non potrà che essere una maggiore comodità di servizio, ed i cittadini alle comodità sono sensibili. Ultimo – conclude Visca – gli orti urbani. Invece di sempre contestare e mai proporre, gli attivisti mi indichino un’area di proprietà comunale che abbia l’idoneità alla conduzione di orti e se potrà discutere