Il sindaco Visca risponde alle polemiche del M5S
CENTRO – Fa ancora discutere l’approvazione della rinegoziazione dei mutui, votata in via definitiva con l’assestamento di bilancio nel corso del consiglio comunale di giovedì scorso. In consiglio è stata approvata definitivamente la rinegoziazione dei mutui, con l’allungamento dei termini a trent’anni, per liberare spazio alla stipula di nuovi finanziamenti necessari a portare a termine le opere in programma.
E proprio con questo ultimo atto amministrativo si è nuovamente riaccesa la polemica sull’opportunità di ricorrere a nuovo indebitamento, ad opera del Movimento 5 Stelle.
Il sindaco Visca ribadisce le considerazioni a supporto della linea di indirizzo dell’amministrazione: «Dobbiamo fare i conti con la realtà – spiega il primo cittadino – ormai l’unico modo che hanno i Comuni di realizzare opere pubbliche è indebitarsi con la stipula di mutui. Non esistono più finanziamenti a fondo perduto o oltre forme di trasferimento di denaro da parte dello Stato. O ci si indebita o non si fa nulla».
Quali sono gli obbiettivi prioritari dell’amministrazione?
«Abbiamo un preciso progetto da portare a termine: il completamento delle scuole e la messa in sicurezza della scuola materna La Pace. Stiamo inoltre preparandoci ad un bando regionale con il quale puntiamo a reperire i fondi per la sistemazione degli spogliatoi della piscina. Infine occorre riasfaltare le strade».
Viene contestata da più parti a questa amministrazione una scarsa attenzione al sociale, cosa ne pensa?
«Sono considerazioni prive di fondamento, qualche numero per dimostrarlo: su otto milioni di bilancio il nostro Comune ne destina un milione e mezzo al sociale, sono numeri importanti che parlano da soli».
Un’altra critica è che si spenda troppo per i lavori straordinari sulle strade. Per esempio per la sistemazione dell’ultimo tratto di via Torino molti suggeriscono di spendere meno per destinare i soldi ad altro. E’ possibile?
«Questa critica è stata avanzata dal M5S. Sul punto è bene specificare che si tratta di soldi della Regione; anche laddove si riuscisse a risparmiare qualcosa, l’eventuale avanzo non resterebbe nelle casse comunali, sarebbe un risparmio di fondi regionali, non comunali. Tutto ciò che non può essere rendicontato deve essere restituito».
Sandra Pennacini